Mercoledì 7 giugno 2023, ultimo giorno di scuola presso una scuola del centro di Ferrara.
Gli alunni del quinto anno si accingono all’uscita da scuola accompagnati dalle maestre. Tutti sono commossi perché sanno che, dopo 5 anni insieme, quel giorno segnerà per loro il passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
Sono proprio quei futuri adolescenti che le maestre vogliono salutare con un messaggio: disperdere plastica nell’ambiente non è poi così sbagliato.
Vi sembra uno scherzo vero? E invece non è così, perche quel messaggio è stato lanciato chiaro e tondo. Come un palloncino.
Ad ogni bambino è infatti stato dato proprio un palloncino ad elio, con l’istruzione di lasciarlo volare in aria al “3…2…1…” della maestra.
Vi starete chiedendo perché. La risposta è semplice: fare un video ricordo.
Anche io sono un’insegnante e, come tale, trovo fondamentale denunciare questo fatto: quelle sono le stesse maestre che durante l’anno scolastico hanno svolto delle ore di Educazione Civica in quelle classi, sono le stesse che avranno sicuramente insegnato loro che la plastica è meccanicamente pericolosa, senza dimenticare che questo gesto diseducativo e sbagliato lascia loro un insegnamento completamente diverso da quello imparato a scuola.
Forse più sorprendente ancora, è stato non aver colto alcuno sguardo indignato dei genitori presenti. Nessuno di essi.
“Ancora con queste polemiche ecologiste?”.
ASSOLUTAMENTE SÌ. Adesso più che mai, a fronte di tutto quello che sta accadendo, è doveroso che i giovani imparino fin da piccoli che certi gesti possono fare la differenza, e che si chiedano: “chissà se il mio palloncino è finito in mare ed è stato ingerito da una tartaruga, se si è impigliato ad un uccellino mentre volava oppure se fortunatamente si è sgonfiato, cadendo a terra ed è stato raccolto da qualcuno che lo ha gettato dove deve stare, nel cestino dei rifiuti…”.
Sara Vallini
aggiornamento: lettera modificata, su richiesta della lettrice, alle 13:28 del 3 luglio 2023 omettendo l’indicazione della scuola