Tresignana
1 Giugno 2023
Il legale difensore Stefano Marangoni accoglie con soddisfazione la richiesta di archiviazione della Procura e attende di capire se ci sarà opposizione dai colleghi di parte civile

Rero. Parla l’avvocato dei due indagati: “Mancanza di indizi nei confronti dei miei assistiti”

Sopralluogo Carabinieri a Rero
di Davide Soattin | 2 min

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Sopralluogo Carabinieri a ReroTresignana. Si dicesoddisfatto” l’avvocato Stefano Marangoni, legale difensore di Filippo e Manuel Mazzoni, padre e figlio per cui la Procura della Repubblica di Ferrara ha avanzato richiesta di archiviazione, dopo essere stati a lungo i soli e unici indagati per il duplice omicidio dei cugini Dario e Riccardo Benazzi, uccisi a colpi di fucile e poi bruciati in un campo di Rero, tra Tresignana e Fiscaglia.

“Personalmente ritengo che la richiesta formulata dalla Procura sia corretta, soprattutto alla luce della mancanza di indizi nei confronti dei miei assistiti” sottolinea il legale, commentando il colpo di scena nelle indagini per quanto accadde quel 28 febbraio 2021.

Prima di entrare nel merito della questione, però, l’avvocato preferisce aspettare se ci sarà o meno opposizione all’archiviazione da parte dei legali che assistono i familiari delle due vittime.

A questo proposito, già nei giorni scorsi, l’avvocato Denis Lovison, che assiste moglie, figlie e nipote di Dario Benazzi, aveva promesso battaglia: “Il materiale probatorio è consistente. Ci sono migliaia e migliaia di documenti e prima della richiesta di opposizione all’archiviazione, che faremo, c’è bisogno di tempo e studio, che richiedono la massima cautela”. 

“I miei clienti non sono soddisfatti della richiesta di archiviazione, perché dopo aver perso persone care e amate – aveva affermato – hanno ricevuto la beffa di non vedere perseguite condotte gravissime che non hanno scosso solo loro e i loro familiari più intimi, ma una comunità intera, pervasa da un senso di insicurezza nei giorni successivi ai fatti e che adesso si potrebbe interrogare sul perché siano ancora in circolazione soggetti capaci di crimini così efferati“.

L’avvocato Massimiliano Sitta invece, che assiste moglie e figlia di Riccardo Benazzi, si era riservato di leggere e studiare i documenti delle indagini, prima di rilasciare eventuali dichiarazioni.

 

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