Attualità
1 Giugno 2023
Insieme ad Aldo Capitini aveva fondato negli anni ’60 il Movimento Nonviolento. Fu premiato da Pertini

Morto Daniele Lugli, maestro della non violenza

di Redazione | 2 min

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Un malore improvviso mentre stava facendo il bagno al Lido di Spina e la corsa vana contro i minuti per tentare di rianimarlo. È morto questa mattina (mercoledì 31 maggio) a 82 anni Daniele Lugli, maestro della non violenza premiato anche da Sandro Pertini.

Lugli era nato a Suzzara, in provincia di Mantova, nel 1941e si era laureato con lode nel 1964 in Giurisprudenza all’Università di Ferrara.

Ancora studente aveva fondato, nel 1962, insieme ad Aldo Capitini, il “Gandhi italiano”, il Movimento Nonviolento di cui sarà nella segreteria dal 1997 per divenirne in seguito presidente.

Molteplici sono stati gli incarichi ricoperti e le attività svolte. La passione per la politica lo ha guidato in molteplici esperienze: funzionario pubblico, assessore alla Pubblica Istruzione a Codigoro e a Ferrara, docente di Sociologia dell’Educazione all’Università, sindacalista, insegnante e consulente su materie giuridiche, sociali, sanitarie, ambientali – argomenti sui quali è intervenuto in diverse pubblicazioni – e molto altro ancora fino all’incarico più recente, come Difensore civico della Regione Emilia-Romagna dal 2008 al 2013.

Abilitato all’insegnamento di materie giuridiche ed economiche, ha praticato anche come avvocato.

Già dirigente dell’Amministrazione provinciale di Ferrara, presso la quale ha lavorato per oltre un trentennio in diversi settori ed, infine, come segretario generale, ha collaborato per un decennio negli anni ’70 alla cattedra di Sociologia dell’Educazione della Facoltà di Magistero (ora Lettere e Filosofia) dell’Università degli Studi di Ferrara.

Da sempre si è occupato, attraverso il Terzo settore, per la difesa dei diritti umani, la pace, la trasformazione dei conflitti, la partecipazione, l’ambiente, la qualità della vita.

È stato portavoce del Forum del III Settore della provincia di Ferrara tra associazioni, cooperative sociali e volontariato. È stato componente del Comitato regionale di indirizzo dell’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Anna di Ferrara e componente del Comitato etico dell’Arcispedale S. Anna, e del Collegio dei Garanti del Comune di Ferrara.

È stato vicepresidente del Teatro Comunale di Ferrara e membro della Commissione regionale per l’istituzione di Rai3.

Ha contribuito nel Gruppo di Azione Nonviolenta per la prima legge sull’obiezione di coscienza.

Nel 2017 ha pubblicato con CSA Editore il suo studio su Silvano Balboni, giovane antifascista e nonviolento di Ferrara, collaboratore fidato di Aldo Capitini, scomparso prematuramente a 26 anni nel 1948.

È stato insignito, dal presidente Sandro Pertini, del titolo di Ufficiale della Repubblica.

Daniele Lugli lascia la moglie Rossana Falzoni, la figlia Chiara e la nipote Elena.

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