Ultimi tre giorni per “Anita in festa”
Venerdì 6,sabato 7 e domenica 8 continua, con le giornate conclusive, la Festa de l’Unità di Anita, organizzata dal Pd locale per una comunità che si ritrova: buon cibo, musica ed incontri politici
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Il Comune di Argenta, in collaborazione con Pro Loco Argenta e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, presenta l’ormai tradizionale rassegna "Estate Argenta", in programma dal 10 giugno al 29 luglio 2025
Antonella Guarnieri, storica e vice presidente di Anpi Ferrara, durante un pomeriggio organizzato dalla Consulta delle Donne di Argenta ha inquadrato la figura di Maria Margotti nell’ambito delle lotte dei lavoratori e successivamente degli studenti per ottenere e veder garantiti i loro diritti e la loro dignità
E’ nata una nuova società calcistica: si chiama “Arzenta Football Club”. Il debutto è avvenuto nel corso di una conferenza stampa di presentazione giovedì scorso alla Sala Mercato
Anche il Comune di Argenta, grazie al percorso intrapreso dall'amministrazione comunale, avrà la propria Comunità Energetica Rinnovabile
Argenta. Un duro richiamo al senso di responsabilità, del dovere, e ai principi mutualistici della cooperazione è stato il punto più caldo che, alla presenza oltre un centinaio di soci-lavoratori, ha scaldato l’assemblea della “Coop. Braccianti Giulio Bellini” di Filo, convocata venerdì 24 maggio per approvare il bilancio 2022 e il preventivo 2023, che lascia intravedere difficoltà mai viste prima nel ritiro e consegna prodotti.
Detti documenti sono stati licenziati all’unanimità dei voti presso la sede dell’azienda vinicola “Garusola”, impresa satellite del gruppo. Un gruppo che, contando oltre 250 dipendenti iscritti a libro paga (con un incremento di 20 unità, sottolineato anche dalla società di revisione) e in forza dei suoi 5100 ettari di terreno coltivati in proprietà (circa 2800, ma con in vista altre acquisizioni dopo quella recente della società Corelli-Grappadelli) ha chiuso lo scorso esercizio con un utile netto consolidato di poco meno di 2 milioni di euro, praticamente in linea con il risultato della precedente stagione.
Questo nonostante i tanti acciacchi che hanno pesato sulla produttività: il clima (gelate e grandine che hanno compromesso le colture ortofrutticole e viticole); la siccità ma anche le recenti alluvioni (500 gli ettari fuori uso, allagati ed altri stagnanti); la lievitazione dei costi, in particolare quelli energetici, dei carburanti e della matrie prime; il crollo dei prezzi di mercato, soprattutto cerealicoli, complice in primis la guerra russo-ucraina (nuovi clienti si registrano anche in Israele, Paesi Arabi, Nuova Zelanda e Vietnam); il prolificare di animali quali nutrie, oche, piccioni, cinghiali che minano argini e raccolti.
Tra le righe del rendiconto, che se non fosse stato per questi fattori negativi avrebbe marcato un segno molto più positivo, spicca il valore del fatturato che si stabilizza intorno a una cifra di 50 milioni di euro. Poi gli investimenti: 2.350.000 euro. E il prestito sociale: 2.380.000 euro. A tirare la carretta resta il core businnes agricolo, del biologico, gluten free, appaiati dall’attività molitoria e dal sementificio, tutti a profitto. In perdita invece la cura e manutenzione del verde, serre, cave. Ma, come annunciato in anteprima, ad alzare i toni dell’incontro, è stata appunto una bacchettata sulle mani inferta ai soci-lavoratori: prima dal presidente in carica Giuseppe Ciani e in seguito dal presidente onorario Sante Baldini. Che, tra l’altro, fortemente commosso, ha tirato in ballo anche gli eventi metereologici e le esondazioni di fiumi e canali, che hanno creato danni, morti, disperazione ed enormi disagi alla gente, alle imprese, alle attività, nelle campagne e nei territori vicini e della Romagna, informando che la Bellini “li sta aiutando, con uomini e mezzi, per liberarli dall’acqua e riportare il tutto alla normalità”.
Entrambi, Ciani e Baldini, hanno insomma puntato l’indice contro “chi ad esempio non vuole eseguire certe mansioni; chi non vuole lavorare il sabato, chi non comunica l’assenza per malattia, altri motivi o impedimenti”. Il problema è la seconda volta che viene a galla. Ed emerge in tutta la sua gravità. A tal punto che il consiglio di amministrazione ha deciso, come è stato detto in sintesi, “di voler mettere mano al regolamento, individuando forme più incisive in materia disciplinare”. Poi il rincaro della dose: “Ci vuole più rispetto per le regole, per gli altri e i ruoli che rivestono, più coerenza coi principi solidaristici e occupazionali della cooperazione, più formazione, partecipazione e professionalità per le nuove generazioni. L’alternativa – è infine l’affondo – sarebbe meno mano d’opera e il ricorso a prestazioni conto terzi. Dunque chi non si riconosce in questi concetti fondamentali, chi non ne è convinto, è libero di trovarsi un’altra sistemazione: di fare altre scelte. Questa è la nostra strada maestra”.
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