Si tratta degli gli autotreni di Marzola Spedizioni, l’azienda di Copparo specializzata nei trasporti eccezionali. Si tratta di mantelli semicircolari in acciaio del peso di 44 tonnellate
Da Ferrara partono nella notte i giganteschi convogli che trasportano le nuove paratie del Mose
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Copparo. “Nell’autotrasporto bisogna sempre pensare che nulla è impossibile”. È questa la filosofia con cui opera Claudio Marzola, vicepresidente di Cna e titolare di Marzola Spedizioni, azienda di Copparo specializzata da molti anni nei trasporti eccezionali. Lo aveva detto alla recente Festa dell’autotrasporto che si è tenuta a Copparo sabato 13 maggio, e venerdì scorso lo ha dimostrato per l’ennesima volta.
Venerdì notte gli autotreni di Marzola Spedizioni in collaborazione con la ditta Welding Duebi, hanno trasportato, da San Michele al Tagliamento a Porto Marghera, 4 porte del sistema Mose, destinate alla conca di navigazione di Chioggia. Altre quattro verranno trasportate nella notte tra venerdì 26 e sabato 27.
Si tratta di mantelli semicircolari in acciaio del peso di 44 tonnellate ciascuno, larghi otto metri, quanto un’intera carreggiata.
Un’operazione davvero fuori dal comune: “ci sono voluti tre mesi di preparazione per mettere a punto questo trasporto nei minimi particolari – spiega Marzola – Abbiamo studiato ogni metro del percorso stradale e autostradale, calcolato lo spazio disponibile per il passaggio dei mezzi, l’inclinazione della sede stradale, ogni singolo incrocio, svincolo o punto di svolta, le caratteristiche dei caselli, le esigenze di montaggio e smontaggio dei cartelli e degli impianti a lato della sede stradale. Abbiamo creato quattro convogli serviti, complessivamente, da diciotto mezzi che trasportavano i tecnici delle due società coinvolte: il Cav (Concessioni autostradali Venete) e le Autovie venete”.
5 ore e mezza (da mezzanotte alle 5 e 30 della notte tra venerdì e sabato) per coprire un tragitto di cento chilometri: San Michele al Tagliamento, casello di Portogruaro, autostrada A4, passante di Mestre e infine la A57-tangenziale di Mestre fino al casello di Mira-Oriago.
Poi l’ultimo tratto fino a Porto Marghera. Lungo l’autostrada i tecnici che precedevano i convogli smontavano cartelli segnaletici e tutto ciò che poteva impedire il passaggio dei grandi autoarticolati; quelli che seguivano, subito dopo il passaggio, rimontavano tutto. “Dai tecnici delle società coinvolte abbiamo avuto, come sempre, grandissima collaborazione” spiega Marzola.
Nel campo dei trasporti eccezionali Claudio Marzola vanta un’esperienza sterminata. Il trasporto delle paratie del Mose non è certo il primo trasporto di queste dimensioni che gestisce, e di certo non sarà l’ultimo: “Il segreto di tutto è non lasciare assolutamente niente al caso – spiega – Bisogna studiare il percorso palmo a palmo, preparare relazioni tecniche dettagliatissime per i proprietari delle strade e per gli enti pubblici, avere il pieno controllo di tutta l’operazione, essere certi di ciò che bisogna fare in ogni momento, e operare in piena sicurezza. Solo così si riceverà l’affidamento dei lavori e tutto andrà a buon fine”.
Venerdì notte, come abbiamo detto, si replica. Le ultime 4 porte verranno trasferite. In autunno, l’ultimo tratto via mare verso la laguna di Chioggia, dove le paratie verranno infine installate.
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