Argenta. Sembrava essere una domenica mattina in famiglia come tante altre ce n’erano state fino a quel momento. Ma nessuno avrebbe mai immaginato che quella passeggiata con mamma, papà e sorellina, per lui, sarebbe stata l’ultima. Avrebbe festeggiato il compleanno a inizio giugno, Diego Vecchietti, il bimbo di cinque anni morto dopo essere stato schiacciato da un trattore.
Il fatto, avvenuto attorno alle 10.30 dello scorso 21 maggio, si è consumato all’interno di un’azienda agricola. Un luogo poco distante dalla casa del bimbo che, a bordo della sua biciclettina, insieme alla sorella, mentre i genitori li seguivano a piedi, lì si era recato per trascorrere qualche ora ad ammirare da vicino un allevamento di tori.
Un modo per salutare anche l’arrivo dell’estate e dei primi caldi, dopo le ultime settimane di pioggia, prima che la tragedia prendesse il sopravvento. A un certo punto, infatti, le risate e gli scherzi in famiglia lasciano spazio al silenzio e alle urla di disperazione.
Allontanatosi per qualche attimo dalla vista di mamma e papà, il piccolo Diego si avventura senza probabilmente prestare più di tanta attenzione, spinto anche dalla curiosità, e non si accorge che nelle sue vicinanze c’è un trattore in movimento che sta trasportando un carro miscelatore contenente foraggio per il bestiame.
Questione di attimi e il suo esile corpicino finisce sotto le ruote di quest’ultimo, probabilmente durante la retromarcia, con l’autista che si ferma solo dopo aver sentito le urla disperate della madre e presta subito i primi soccorsi. Ma le condizioni sono così gravi che si rende necessario l’intervento dell’elisoccorso, che trasferisce il piccolo dall’ospedale Maggiore di Bologna, dove viene ricoverato nel reparto Rianimazione.
Lì trascorre la notte, ma la situazione clinica è disperata e le speranze di poter salvargli la vita si spengono nella mattinata di lunedì, a causa di un trauma da schiacciamento toracico che risulterà fatale.
Sull’accaduto ora indaga la Procura della Repubblica di Ferrara col pm Ciro Alberto Savino che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e nelle prossime ore disporrà l’autopsia sul corpo del bambino – oggi in medicina legale a Bologna – e la perizia cinematica sul mezzo, in modo tale da ricostruire gli ultimi attimi del fatto e attribuire eventuali responsabilità.
Al momento, l’avvocato Francesco Spanò del foro di Verona, che assiste l’uomo alla guida del trattore, ha fatto sapere che né lui né il suo assistito rilasceranno dichiarazioni.
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