
Comacchio. L’Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e il Comune di Comacchio presentano il volume dedicato ad un prezioso manufatto medievale, “Il sarcofago del presbitero Stefano. Un progetto di tutela e valorizzazione del territorio comacchiese”, organizzando un momento pubblico il prossimo 26 maggio alle ore 16 a Comacchio, nella Sala San Pietro di Palazzo Bellini.
Il sarcofago, in origine murato sotto una lesena nello spazio absidale dell’attuale Cattedrale di Comacchio, dopo un accurato restauro ha trovato esposizione nella sezione medievale del Museo Delta Antico. Una collocazione giudicata idonea, ai fini della sua conservazione e valorizzazione, dagli enti competenti (Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le Province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara) e che nasce da una salda collaborazione tra l’Arcidiocesi e il Comune di Comacchio.
La convenzione, siglata nel 2017 dalle due Istituzioni coinvolte nel progetto espositivo e che verrà rinnovata proprio il 26 maggio nel contesto della presentazione del volume, dichiara la volontà di concorrere alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio con iniziative di esposizione, ricerca, studio, promozione e di esporre il sarcofago del presbitero Stefano, secolo IX, nel museo archeologico lagunare.
Un fermento culturale che viene inoltre testimoniato dall’impegno dell’Arcidiocesi di realizzare il Museo dell’Antica Diocesi di Comacchio, negli spazi del Palazzo del Vescovo, progetto a cui il Comune di Comacchio ha assicurato collaborazione e appoggio.
Al sarcofago del presbitero Stefano era già stata dedicata una giornata di studi a Comacchio, il 23 febbraio 2018, gli atti della quale – integrati da successive indagini – sono confluiti nel volume che verrà presentato, a cura di Giulia Marsili PhD (Ricercatrice in Archeologia Cristiana e Medievale Dipartimento di Storia Culture e Civiltà – Università di Bologna) il 26 maggio prossimo e rappresentano un contributo fondamentale per la conoscenza e valorizzazione del bene.
Fortemente voluto e coordinato dal professor Aniello Zamboni, il volume è stato realizzato grazie all’ufficio comunicazioni sociali diocesano, con responsabile editoriale Laura Magni. Monsignor Gian Carlo Perego, Arcivescovo di Ferrara-Comacchio, per l’occasione consegnerà al professor Zamboni un riconoscimento per il lunghissimo lavoro svolto in favore dei beni culturali dell’Arcidiocesi.
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