Gioca alle slot con il bancomat rubato. Arrestato dai carabinieri
Fermato e tratto in arresto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cento un 26enne per indebito utilizzo di carta di credito
Fermato e tratto in arresto dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Cento un 26enne per indebito utilizzo di carta di credito
È da circa un mese ricoverato all'ospedale di Cona un giovane bengalese di 25 anni aggredito a metà novembre sotto il Grattacielo in zona stazione a Ferrara
"Una scelta grave". Così Davide Nanni (Pd) si fa portavoce di un pensiero che si può presumere vada oltre i dem e possa essere abbracciato da tutta l'opposizione, ma anche dai sindacati e dai numerosi lavoratori presenti al Consiglio comunale di venerdì 19 dicembre
Le pattuglie della Squadra Mobile e della Divisione Amministrativa hanno verificato l’applicazione corretta del nuovo quadro normativo introdotto con la legge 80 del 2025 che ha convertito il Decreto Sicurezza
È stato rintracciato a Mesola un uomo di 52 anni, italiano, che ora dovrà scontare una pena di oltre 3 anni di reclusione nella casa circondariale di Ferrara e pagare una pena pecuniaria di 20.500 euro
Era accusato di atti persecutori e violenza sessuale continuati negli anni nei confronti dell’ex compagna. A puntare l’indice contro di lui era la sua ex compagna.
Secondo l’accusa l’uomo, 41enne di nazionalità italiana, avrebbe perseguito l’ex, 37enne di nazionalità rumena, dal marzo del 2018 al luglio del 2019.
Una storia difficile la loro, ulteriormente complicata dal fatto che l’uomo stava con un’altra persona dalla quale aveva avuto un figlio. Poi lei è rimasta incinta. Lui, secondo al versione di lei, dopo la nascita del piccolo, era diventato estremamente possessivo e violento.
La seguiva, la ricattava per ottenere favori sessuali. In caso contrario non le avrebbe dato denaro per la babysitter e non le avrebbe permesso di portarlo in Romania dalla famiglia di lei.
A questo si aggiungevano offese continue, telefonava in continuazione la notte, percosse.
In aula hanno testimoniato a favore della vittima una collega di lavoro e un’amica, che però hanno potuto solo riferire fatti e circostanze apprese dalla stessa parte offesa. Testimonianze che in qualche occasione sono sembrate contraddittorie al tribunale collegiale.
In sede di discussione la pm Lisa Busato aveva chiesto la condanna a sei anni e mezzo. La difesa, sostenuta dall’avvocato Chiara Rodio del foro di Bologna, ne aveva chiesto l’assoluzione forte delle contraddizioni di parte civile e testi.
Il tribunale ha assolto l’imputato con formula piena perché il fatto non sussiste.
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