
(archivio)
“Come Sinistra Italiana Ferrara, Mantova e Modena, esprimiamo ovvia condanna per la cosiddetta ‘ricostruzione storica’ denominata ‘colonna della libertà’ che si terrà dal 22 al 25 aprile attraversando le province di Mantova, Ferrara e Modena. Condividiamo totalmente la preoccupazione già espressa da Anpi Mirandola e non possiamo accettare le giustificazioni comunicate a mezzo stampa dai soggetti promotori della manifestazione”. Si riuniscono in un coro di protesta le segreterie delle province di Sinistra Italiana contro il passaggio della colonna della libertà vista più come una riabilitazione del periodo storico che di una pura rievocazione storica a causa della presenza di figuranti di combattenti dell’Asse.
“Non possiamo accettare, in particolare, di veder sfilare figuranti in uniformi dell’esercito tedesco, né mezzi militari tedeschi e repubblichini, e di certo non possiamo prendere sul serio la difesa di chi sostiene che uomini e mezzi bardati con insegne naziste e repubblichine rappresentano solo una piccola percentuale del totale. È chiaro che quel che conta è la semplice presenza di divise e veicoli riferibili al nazismo e al fascismo. E questo è vero oggi più che mai, visto che non si contano le ‘sgrammaticature istituzionali’ – per usare la neolingua attuale – di vari esponenti della maggioranza di governo in carica, dai livelli più bassi a quelli, purtroppo, più alti, ultima ma non per importanza quella di Ignazio La Russa sulla strage nazifascista delle Fosse Ardeatine. Nel clima di oggi, è evidente il tentativo della maggioranza di governo di ‘normalizzare’, nel comune sentire, l’esperienza fascista – rendendola accettabile, quando non rimpianta, all’opinione pubblica. Per questo non vale rispondere, come fanno i promotori della manifestazione, che la stessa si svolge da tanti anni senza alcuna critica”, continuano le segreterie congiunte di Sinistra Italiana.
“Per questo è fin troppo facile capire il peso che potrebbe avere la vista di simboli nazisti e fascisti in una manifestazione denominata ‘colonna della libertà’. Di quale libertà si tratta, poi, se viene continuamente svilita e posta in secondo piano l’azione decisiva dei partigiani, veri artefici della liberazione dell’Italia e del nostro territorio in particolare? Dunque non è possibile vedere niente di ‘storico’ in questa manifestazione, e ci stupiamo di come possa esserne accettata la definizione di ‘museo itinerante’. Ci appelliamo invece alle istituzioni affinché intervengano per evitare che il 25 aprile venga sporcato da iniziative oggettivamente ambigue il cui unico effetto concreto rischia di essere quello di eliminare ogni distinzione fra chi ha liberato il nostro Paese e gli invasori/occupanti nazisti e fascisti”, conclude il partito.
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