Argenta. Vigili del Fuoco in azione a Santa Maria Codifiume sabato pomeriggio, dopo che alle 12:50 hanno raccolto l’allarme, lanciato dai residenti di una traversa di Via Fascinata in prima battuta al centralino dei carabinieri, riferito ad incendio divampato al piano rialzato di un’abitazione in cui vive un’anziana signora assistita dalla sua badante.
L’allarme, che i Carabinieri hanno subito girato agli uomini dei Vigili del Fuoco, ha fatto scattare al contempo anche i militari della locale stazione dell’Arma i quali, giunti sul posto con una pattuglia per i rilievi del caso, dovranno stabilire l’esatta dinamica e la causa dell’evento.
L’evento non sembra avere i requisiti di un sinistro doloso, tantomeno a quanto pare quello di un corto circuito o per un’imprudenza ai fornelli in cucina. Tra le ipotesi più papabili ci sarebbe invece in pole position un fattore accidentale: un cero votivo posto sul comodino della camera da letto. Il quale, acceso per illuminare un altarino, avrebbe dato il là all’incendio partendo da pizzi e coperte.
Nessuno comunque si è fatto male: solo tanto spavento, soprattutto per l’anziana donna, salvata grazie all’aiuto di un vicino di casa resosi conto del pericolo dal fumo, dalle fiamme e dalle grida di aiuto che tuttavia, nonostante l’intervento del 118 richiesto dalla centrale operativa dei Vigili del Fuoco una volta raccolti i primi racconti di una donna salvata da un vicino da un’abitazione in fiamme, non ha necessitato nemmeno del trasporto in ospedale. Il proprietario di casa, parente della donna, al momento del rogo non era in casa al momento dello scoppio dell’incendio.
I quattordici pompieri dei distaccamenti di Molinella, Portomaggiore, Ferrara e Bondeno, idranti e scale alla mano, ci hanno messo però due ore a spegnere quel falò che ha annerito i muri e carbonizzato mobili e porte ed infissi, bruciato tendaggi, abiti, tessuti ed altri oggetti poi tutti accatastati in cortile dell’abitazione. Ad essere danneggiati infine anche alcuni cavi dell’Enel. Quanto basta e avanza insomma per rendere completamente inagibile e compromesso l’alloggio e a forzare il conseguente trasloco dell’anziana inquilina accolta come ospite presso la dirimpettaia struttura per la terza età: la casa famiglia “La Farfalla”.
Una volta spento ogni ultimo braciere sono intervenuti anche i tecnici del servizio elettrico per mettere in sicurezza gli allacciamenti esterni.
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