Enrico Borgatti

Dopo 30 anni di silenzio il ferrarese Enrico Borgatti, Dattero d’Oro al Salone Umorismo Bordighera 1989, l’anno scorso è ritornato nelle librerie con ‘Un sorriso pagato a rate e altre 21 storie”.

Il libro ha avuto successo e ora è uscito ‘Un federale fascista senza senso dell’umorismo e altre storie”, che dopo appena 3 mesi dall’uscita è già in ristampa.

Il primo racconto, quello che ha dato il titolo al libro è una divertente storia che mette in mostra la sudditanza nei confronti delle alte autorità fasciste fino al timore reverenziale nei confronti del Duce.

È un omaggio che Borgatti ha voluto fare alla sua città, citando le vie dove ha studiato, l’angolo dei Quattroesse (siamo sempre senza soldi) dove da ragazzo bighellonava con gli amici, anche loro in bolletta.

Borgatti è nato a Ferrara, il padre ha trovato un posto in banca a Migliarino e si è traferito in provincia. A 14 anni è tornato a Ferrara e a 40 è andato a vivere a Milano, dove ha spaziato tra la scrittura, la pubblicità e l’imprenditoria. Lui non sa se considerarsi uno scrittore prestato all’imprenditoria e un imprenditore prestato alla scrittura, ma porta avanti le due cose con la medesima passione e professionalità, pur se, da quando si è trasferito in Sicilia, dedica molto più tempo allo scrivere. Ora vive a Marsala, città che adora come tutta la regione e forse musa ispiratrice delle sue storie che continua a sfornare più di quando, nell’89, ricevette il Dattero D’Oro.