Economia e Lavoro
29 Marzo 2023
Fillea Cgil e Feneal Uil pronti a scendere in piazza il prossimo 1° aprile. Oggi incontro in Prefettura che vedrà al tavolo sindacati e associazioni

Superbonus 110%. A rischio 10mila posti di lavoro in Emilia-Romagna

di Redazione | 3 min

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di Lucia Bianchini

Centomila posti di lavoro a rischio in tutta Italia, 10mila solo in Emilia Romagna. Per questo Fillea Cgil e Feneal Uil manifestano il loro malumore in merito al cambiamento delle politiche del Superbonus 110% con una serie di manifestazioni dei lavoratori edili che si terranno nella giornata di sabato 1° aprile, a livello nazionale, in cinque piazze: Torino, Roma, Napoli, Palermo, Cagliari.

Come spiega Luca Liguori di Fillea Cgil: “Sui territori stiamo cercando di capire il risvolto che questo cambiamento avrà da qui a fine anno, ma si parla di 100mila posti di lavoro a rischio in tutta Italia, 10mila in regione, l’Emilia Romagna è tra quelle che ha usufruito di più del superbonus, quindi il peso sarà grande”.

“La manifestazione di sabato 1 è aperta a tutte le associazioni, datoriali, politiche, ambientaliste, di consumatori, di case popolari – prosegue Liguori -. Non diciamo che il superbonus non doveva essere modificato, ma andava mantenuto soprattutto per le fasce con redditi bassi, sotto i 30 mila euro di Isee, e soprattutto per le case popolari e per gli interventi sugli edifici pubblici, da migliorare soprattutto dal punto di vista energetico. 3 case su 4 sono infatti sotto la classe energetica D, sono interventi necessari anche vista l’emergenza climatica”.

“Ci dispiace che la Cisl non abbia aderito, ma noi non potevamo non manifestare tutto il nostro malumore – spiega Carlo Olivetti di Feneal Uil-. Il Governo ha adottato il provvedimento da un giorno all’altro, senza consultare nessuno. L’edilizia è però un settore trainante del Paese, serviva un
confronto con il sindacato. Questa manifestazione ha alla base il tema del bonus 110, con tutti i risvolti positivi che ha portato in economia: a Ferrara come cassa edile grazie a questo incentivo siamo cresciuti di 1500-2000 addetti, e questo è un bene, per il reddito del territorio e per
l’economia nel suo complesso”.

“Domani ci sarà poi un incontro in Prefettura, che vede uniti i sindacati e tutte le associazioni, relativo al blocco dei crediti del 110%, grazie all’impegno dei prefetti si cercherà di far arrivare al governo la voce dei territori sulla situazione che questo blocco ha creato: chi ha un reddito alto
potrà andare in detrazione, gli incapienti avranno invece notevoli difficoltà”.

Le sigle sindacali chiedono quindi: la modifica del decreto 11/2023 sui bonus edili, che rischia di distruggere 100 mila posti di lavoro e soprattutto di escludere milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più
salubre e con bollette meno care.

Secondo i sindacati si deve infatti “garantire urgentemente lo sblocco dei crediti ma soprattutto dare stabilità alle percentuali di incentivo per i prossimi 10 anni, garantendo la cessione del credito e lo sconto in fattura per gli incapienti (con il 100% dei costi anche tramite recuperi sulla bolletta) e per i redditi medio-bassi (Isee inferiore ai 30 mila euro), per i condomini e per chi vive nelle periferie. Prevedendo un intervento pubblico diretto, anche straordinario, per l’Edilizia Pubblica Residenziale”.

Altra proposta è quella di una legge quadro per la rigenerazione urbana, con una nuova pianificazione urbanistica basata su maggiori risorse e strumenti partecipativi, oltre a vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i Ccnl Edili in tutti gli appalti di lavori, a partire da quelli di lavori pubblici, migliorando le previsioni del nuovo Codice degli Appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali, insieme al ripristino del divieto dei subappalti a cascata come previsto dall’attuale Codice degli Appalti, la valorizzazione delle imprese più strutturate, la loro qualificazione, la loro crescita dimensionale.

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