Fiaccolata per le vittime della strada
In 300 ed oltre, uomini, donne, ma in particolare giovani, hanno risposto all’appello lanciato dal mondo del volontariato locale, delle due consulte di frazione
In 300 ed oltre, uomini, donne, ma in particolare giovani, hanno risposto all’appello lanciato dal mondo del volontariato locale, delle due consulte di frazione
Due inchieste aperte, due indagati per omicidio stradale. Arrivano le prime mosse della Procura di Ferrara nelle indagini relative all'investimento mortale di via Bologna, dove ha perso la vita il 90enne Franco Fugazza, e allo schianto di San Biagio, in cui è morto il 28enne Manuel Tugnoli
Incidente mortale a Filo di Longastrino - al confine tra le province di Ferrara e Ravenna - dove, nella mattinata di giovedì 16 ottobre, un uomo di 70 anni è morto a seguito di uno scontro tra più veicoli
Proseguono le iniziative organizzate dalle Aziende Sanitarie ferraresi in occasione di “Ottobre Rosa 2025”, il mese dedicato alla sensibilizzazione, alla prevenzione e alla diagnosi precoce del tumore alla mammella
Altro sangue sulle SS16 Adriatica dove, nel tardo pomeriggio di lunedì 13 ottobre, un auto è finita contro un camion. Il bilancio parla di un ragazzo di 28 anni, Manuel Tugnoli di Longastrino di Alfonsine
di Giada Magnani
Argenta. Cento statuette raffiguranti Don Minzoni, a fianco dell’antica Torre del Primaro, andata distrutta dai bombardamenti aerei della Seconda guerra mondiale e poi ricostruita, sono nel piano lavori dell’associazione “ArgentArte”. Che intende così commemorare il centenario del martirio dell’allora parroco della chiesa della Collegiata, ucciso in un agguato tesogli da sicari fascisti la notte del 23 agosto 1923. Una di queste statuette, la prima, è stata donata al museo minzoniano di Via Gramsci. Che a fianco della casa di riposo per anziani parrocchiale, raccoglie una vasta collezione di cimeli, foto, scritti, e documenti che testimoniano la vita e le opere del prete, soldato ed educatore di nuove generazioni il quale, pionieristicamente, fondò in Italia una squadra di scout, per i quali sacrificò l’esistenza pagando con la morte, avvenuta all’età di 33 anni, i contrasti generati per questo motivo con il regime del tempo.
Nell’occasione della consegna effettuata nelle mani del curatore della mostra, Sergio Caranti, il presidente del sodalizio, Urbano Mengozzi, affiancato dal suo Vice Massimo Roberti, ha motivato il gesto come “un omaggio per onorare la memoria storica e culturale del religioso. Che, ad un secolo di distanza, è ancora caro a tutta la nostra comunità”. Poi ha aggiunto che le restanti sculture, plasmate in ceramica e bronzo, “a lavori ultimati saranno dipinte da studenti e saranno esposte nelle scuole”. Di più “stiamo anche mettendo mano-aggiunge Mengozzi-ad una quarantina di formelle graffite. Piccoli bassorilievi insomma. Che saranno poi incorporati in un pannello che racconta per immagini il percorso umano e spirituale del sacerdote. E che sarà visibile in un luogo pubblico, scelto dall’amministrazione comunale, che collabora a questi progetti”.
Dalla tragica notte del martirio di Don Minzoni son passati 100 anni, ma ad Argenta e dintorni il ricordo di Don Minzoni non si è spento. Tanto che a lui son state intitolate vie, scuole, asili, centri di accoglienza, di aggregazione sociale, giovanile e sportiva. Ed ora si attende la sua beatificazione. Un processo questo già avviato in Vaticano, come ha annunciato il parroco Don Fulvio Bresciani. In quest’ottica al momento gli è stato conferito il titolo di “Servo di Dio”. Ma Don Minzoni (Don Sven) è stato anche un eroico cappellano militare in trincea, tra le fila del 255° reggimento di fanteria, sul Monte Zebio, dove è stata posta una targa commemorativa, così come sul punto della fatale aggressione.
Sulla sua tomba in duomo, e su quella di Don Santo Perin, ucciso a Bando mentre l’ultimo giorno del conflitto dava sepoltura ad un soldato tedesco, si è soffermato in preghiera Papa Giovanni Paolo II, durante la sua visita del 1991. Ma anche molti personaggi politici, e presidenti del senato e della Repubblica: da Franco Marini che tagliò il nastro del museo nel 90° anniversario, a Sergio Leone che inaugurò il monumento di Angelo Biancini; da Oscar Luigi Scalfaro sino a Francesco Cossiga.
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