Attualità
25 Marzo 2023
L'evento, dal titolo "Nature urbane e spazi pubblici", si terrà lunedì 27 marzo alle ore 17, presso la Sala Sinodale della Parrocchia di San Giacomo Apostolo di via Arginone

Secondo appuntamento con gli incontri del Ferrara Forum Partecipata

di Redazione | 2 min

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Il Forum Ferrara Partecipata (archivio)

Secondo appuntamento con gli incontri del Forum Ferrara Partecipata, in programma lunedì 27 marzo alle ore 17, presso la Sala Sinodale della Parrocchia di San Giacomo Apostolo di via Arginone, dal titolo “Nature urbane e spazi pubblici”.

Relatori saranno Romeo Farinella (architetto-urbanista, dipartimento di Architettura-Unife) e Anna Lambertini ( architetto del paesaggio, Dipartimento di Architettura-Unifi) ne parlano con Giovanna Foddis (Forum Ferrara Partecipata).

L’iniziativa è nata grazie all’incontro tra il laboratorio di Ricerca Citerlab del Dipartimento di Architettura dell’Università, il Laboratorio didattico Lsfd entrambi diretti dal professor Romeo Farinella e il Forum Ferrara Partecipata, costituitosi come luogo di riflessione sul futuro di Ferrara e di cittadinanza attiva finalizzato al coinvolgimento dei cittadini nelle scelte future che riguardano la città.

L’occasione che ha portato alla nascita del Forum è stato il dibattito scaturito dal Progetto Fe.Ris, ma l’obiettivo è più ampio e riguarda la volontà di consolidare a Ferrara un luogo di discussione sul futuro urbano, aspetto strutturale di ogni ipotesi o strategia di transizione ecologica.

“Si intende pertanto coinvolgere i cittadini – spiegano dal forum – nelle scelte che riguardano la città, avviare un percorso di cittadinanza attiva finalizzato alla formulazione di idee innovative, orientate alle necessità future e alla costruzione di una visione condivisa della trasformazione urbana. Un’esperienza che rientra anche nel campo del public engagement che sempre più connota i rapporti tra le università e i loro territori”.

I rappresentanti del forum concludono: “C’è bisogno di una visione più consona alla situazione di crisi eco climatica, economica e sociale in cui ci troviamo. Non si può continuare con le vecchie logiche di “sviluppo” a base di cemento, plastica e combustibili fossili. La città va ripensata, come stanno facendo in molte città europee, con più verde, senza automobili private, con trasporti collettivi efficienti, con più spazi per attività sociali e culturali, salvaguardando il patrimonio culturale e naturale, riducendo l’inquinamento, garantendo a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, difendendo i beni comuni e i servizi pubblici.

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