Bianchi: “Quanto succede nel petrolchimico di Ferrara interessa tutto il Paese”
“Sposare il sistema economico di produzione, come risposta forte e antitetica alla fede trumpiana del puro scambio”. Questa, in sintesi, la ricetta di Patrizio Bianchi
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"Esprimiamo piena solidarietà ai cittadini e al Comitato di via Fiume, impegnati da mesi in una battaglia civile e determinata per la tutela del giardino storico racchiuso all’interno del complesso condominiale degli anni ’30, nel cuore del quartiere Giardino a Ferrara"
La ferrarese Rossella Zadro è stata eletta vicepresidente e membro degli organi nazionali (Direzione, Segreteria, Comitato federale) del Movimento Federalista Europeo
Arci e Cgil Ferrara portano in Piazza Castello la Carovana della cittadinanza per riaccendere l’attenzione su temi fondamentali: cittadinanza, lavoro, diritti. E, soprattutto, partecipazione
Invece che i colleghi consiglieri, a "interrogare" Calvano sono stati Martina, Cristiano, Melissa, Cristian e i loro colleghi delle scuole superiori ferraresi e reggiane a cui il consigliere ha fatto da cicerone
Una risoluzione al bilancio che impegna il sindaco a garantire l’esposizione dei cimeli resistenziali e risorgimentali in luoghi aperti al pubblico perché “una città senza memoria non ha futuro”.
È quella che ha proposto Davide Nanni, consigliere Pd nel prossimo Consiglio Comunale.
“Le collezioni storiche esposte al Museo del Risorgimento e della Resistenza di Ferrara, giacciono da quasi tre anni nei depositi comunali di via Marconi, lontani dalla vista e dal cuore di molti ferraresi. Non tutti, per fortuna” spiega.
“Si tratta di un consistente patrimonio di labari, abiti, armi storiche, tessuti, quadri e alti cimeli donati – sottolinea – da illustri famiglie estensi e privati cittadini per mantenere vivo nel tempo il ricordo dei nostri patrioti e partigiani. Un patrimonio che appartiene alla nostra città e, come tale, meriterebbe di
essere esposto pubblicamente affinché tutti possano conoscerne la storia”.
“A tal fine, nell’estate 2020, una petizione promossa dall’Anpi e altre associazioni – ricorda Nanni – aveva chiesto all’amministrazione comunale di evitare la chiusura del Museo, seppur temporanea, individuando una collocazione alternativa in spazi pubblici inutilizzati. I firmatari furono circa 3 mila ma la giunta Fabbri non cambiò idea: la sezione espositiva del Museo venne chiusa in attesa che la nuova sede a Casa della Patria, in corso Giovecca 165, venisse completamente restaurata dopo i danni subiti dal terremoto”.
“Nel frattempo – aggiunge -, negli spazi che dal 1903 al 2020 avevano ospitato il Museo del Risorgimento e della Resistenza, sono stati aperti un bookshop e una caffetteria. Nemmeno una lapide è stata posta a ricordo del luogo che per decenni ha custodito la memoria di chi diede la vita per l’unità e la libertà d’Italia, mantenendola viva grazie alla collaborazione attiva con le scuole e le istituzioni locali. È notizia di alcuni giorni fa che lavori di restauro e consolidamento di Casa della Patria, cofinanziati dalla Regione, potrebbero partire a breve anche se il loro cronoprogramma viene rimandato laconicamente a una successiva determina del dirigente di settore”.
“Non rimane traccia, invece, delle rassicurazioni fatte dall’assessore Marco Gulinelli nel 2021 quando, rispondendo a un’interpellanza della consigliera Ilaria Baraldi, aveva ipotizzato di “organizzare esposizioni temporanee” delle collezioni restaurate prima della riapertura del Museo” conclude Nanni.
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