
Enrico Vento, amministratore delegato di Bompani
Ostellato-Fiscaglia. Bugie, bugie e strumentalizzazioni sulla pelle dei lavoratori. E’ quanto sostiene la dirigenza della Fox Bompani di Ostellato rivolgendosi al sindacato che avrebbe fatto “sciacallaggio” sulla condizione dei dipendenti, da giori in sciopero con presidio davanti ai cancelli dell’azienda. L’amministratore unico Enrico Vento, mentre Fiom e Rsu hanno comunicato la sospensione dello stato di sciopero a partire dal 6 marzo, rompe il silenzio stampa e usa parole dure nei confronti dei rappresentanti dei lavoratori, annunciando che lunedì “come promesso la società provvederà al pagamento della tredicesima mensilità, che i lavoratori vedranno nel proprio conto martedì 7 marzo insieme al pagamento dellam cassa integrazione di gennaio”.
Una tredicesima mensilità che sarebbe frutto di chi si è recato al lavoro durante lo sciopero. “Nell’attesa del completamento del processo di ricapitalizzazione – spiegano dalla Fox Bompani – la società aveva comunicato a fine gennaio la volontà di produrre una commessa, con il solo e unico scopo di destinare i proventi ad alcuni pagamenti urgenti, quali anche gli stipendi. Per questa ragione quasi la metà dei lavoratori si è presentata al lavoro e ha permesso la spedizione della commessa nei tempi previsti. L’ultimo container è partito infatti la sera di venerdì 3 marzo: il reparto spedizioni si è trattenuto oltre l’orario normale per recuperare il tempo perso dai mezzi all’entrata dei cancelli a seguito della contestazione che si svolgeva all’esterno. Quando il camion è uscito i gazebo erano già stati smontati e i cancelli erano deserti”.
“La Fiom – attacca Vento – ha deciso di affrontare questa difficile fase della vita dell’azienda occupando i cancelli e le pagine dei giornali locali con ricostruzioni sempre molto lontane dalla verità. L’unica cosa vera è che la società non ha pagato per intero le tredicesime e la settimana lavorativa di dicembre. Alle altre ricostruzioni di fantasia hanno fatto addirittura eco le istituzioni locali, dimenticandosi di stare al fianco di chi il lavoro lo crea e di chi ha deciso di lavorare. Una pattuglia dei carabinieri e una della polizia sono state costantemente impegnate per più di una settimana, per assistere al teatrino degli sberleffi a chi entrava e dei camion bloccati al cancello”. Secondo Vento “all’interno della fabbrica l’atmosfera era serena come non lo era da tempo. I lavoratori avevano il sorriso sulle labbra e si aiutavano a vicenda, dal momento che qualcuno era chiamato a svolgere attività diverse dalle solite”. Lavoratori , questi, che per l’amministratore unico della Bompani “hanno dimostrato grande dignità e coraggio compiendo una scelta diversa da chi ha deciso di stare fuori. Io non giudico chi è rimasto fuori: sia chi lo ha fatto per convinzione, chi per rabbia, chi per paura”. Continua. “Li ho messi io in questa situazione saltando per la prima volta in 10 anni il pagamento della retribuzione. La responsabilità è solo mia. Invece, lo sciacallaggio sulla loro condizione è la cosa che mi ha più fatto soffrire. Sappiamo bene come vanno queste cose. Serviva un pretesto per attirare l’attenzione e tutti ci si sono tuffati con troppa leggerezza. Ai lavoratori rimasti fuori è costato più di una settimana senza retribuzione e senza cassa integrazione. A quelli che sono entrati a lavorare è rimasta la soddisfazione di avere contribuito al pagamento della tredicesima, per tutti, per chi era fuori e per chi era dentro. Questa è stata la loro vittoria: non fare fallire lo sciopero, ma fare il benessere dei colleghi. Questo dovrebbe ricordarselo chi ha preso le parti solo dei lavoratori in sciopero”.
Poi la serie di precisazioni su quelle che vengono definite bugie. “Non è vero quanto dichiarato dal sindacato che la società si è accordata per interrompere la produzione. È l’ennesima bugia di una lunga serie. È stata semplicemente completata e spedita la commessa di 1.200 cucine. I lavoratori tornano in cassa integrazione fino alla prossima chiamata. Non perché manchino gli ordini, quelli ci sono in abbondanza, ma perché al momento produciamo solo dietro pagamento anticipato.” Prosegue Vento: “L’operazione di ricapitalizzazione prosegue fra le normali difficoltà che ci sono quando si deve costruire un’operazione complessa come questa, in una situazione così critica. È un lavoro lungo e impegnativo con i soci e con le banche, dove vige la riservatezza e la serietà”.
“Non abbiamo apprezzato nemmeno le minacce alla Regione. Le aziende – conclude Vento – non le salvano i “tavoli di confronto”, né in Regione né al Ministero, ma serve il lavoro dell’imprenditore, dei dipendenti e dei suoi consulenti con gli investitori e con tutti gli interlocutori dell’azienda. Non è nemmeno vero che non è mai stato illustrato il piano industriale; quando è stato fatto le informazioni sono state distorte e strumentalizzate. Per cui, a valle dell’ultimo incontro, abbiamo sospeso ogni confronto. Per ora preferiamo concentrarci, come è stato fatto in questi mesi, nel conservare il patrimonio di clienti, il sostegno dei fornitori e delle banche, tutti convinti che la strada che si sta perseguendo è quella giusta. Purtroppo, non saranno i “tavoli” a salvarel’azienda. La politica deve creare i presupposti per lo sviluppo, ma non dirige le aziende (per fortuna!)”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com