Mentre Vittorio Sgarbi ha appena inaugurato la mostra “Rinascimento a Ferrara” a Palazzo dei Diamanti, il Forum Ferrara Partecipata gli scrive una lettera aperta a proposito “di un controverso progetto urbanistico del Comune che contraddice i fasti rinascimentali della città”.
“Dopo il suo intervento per la tutela del Palazzo dei Diamanti e a fronte di altre importanti prese di posizione a favore del rispetto e della conservazione del patrimonio artistico e paesaggistico – afferma il Forum -, ci stupisce, onorevole, che non abbia preso posizione sul progetto urbanistico Fé.ris”.
Secodno il Forum questa collaborazione con il privato “non tutela l’interesse pubblico, oltre a prevedere la costruzione di un grande centro commerciale (9450 metri quadri) e di un enorme parcheggio (8545 metri quadri) a ridosso delle Mura, contempla l’edificazione di un nuovo palazzone con facciata in vetro e acciaio a lato dei giardini di palazzo Schifanoia”.
Sarebbero molte, quindi, “le ragioni per cui il progetto Fé.ris dovrebbe essere bloccato: ma la proposta di simili manufatti in un quartiere dove si dovrebbero conservare e valorizzare alcuni tratti rinascimentali della città è – per usare un eufemismo – inguardabile”.
Il Forum fa presente che nel “contratto con la città” dell’attuale sindaco, l’ex-caserma Pozzuolo del Friuli doveva diventare “un centro congressi e il Museo Innovazione Artistica, il tutto collegato a un rinnovato sistema museale e congressuale urbano”, non il centro della movida universitaria con una piazza, 400 alloggi per studenti ed un “food court” con bar ristoranti e centri benessere. “Perché al posto dei nuovi palazzi e della piazza – chiedono i cittadini – non si è pensato a ripristinare i giardini di palazzo Schifanoia e a creare nuove aree verdi, memoria degli orti dell’antico convento di san Vito? Davvero non si vuole pronunciare sull’ennesimo tentativo di far diventare Ferrara da città d’arte e di cultura a città simbolo della speculazione edilizia?”.
Il Forum Ferrara Partecipata cambia indirzzo e si rivolge al sindaco Alan Fabbri per chiedergli “perché è l’impresa edile a divulgare a mezzo stampa alcune modifiche da apportare al progetto urbanistico Fe.ris, che è stato approvato in via preliminare dal consiglio comunale l’estate scorsa. Non è questo un compito dell’Amministrazione comunale?”.
Altra domanda: “Da dove viene, poi, l’esigenza così impellente di apportare modifiche ad un progetto tanto magnificato dall’inizio? Se è stata la pressione della opinione pubblica attraverso le informazioni e le azioni del Forum Ferrara Partecipata, perché si insinua il velenoso «siamo sicuri che costoro agiscano nell’interesse pubblico», peraltro proveniente da soggetti che operano per il loro interesse privato e per realizzare profitti?”.
Il Forum chiede quindi che “venga resa finalmente pubblica tutta la documentazione del progetto: Fe.ris non è un oggetto di marketing, è politica urbanistica, atti amministrativi, procedure, tempi certi, trasparenza, dibattito democratico, visione della città”.
Il Forum fa presente che “se si vuole davvero aprire un dibattito pubblico, trasparente e civile sul principio di utilità pubblica”, allora “occorre assumere un’ottica di promozione di una discussione partecipata, coinvolgendo i cittadini”.
In questo quadro, in primo luogo, “pensiamo vada abbandonato il progetto del centro commerciale in via Caldirolo, va verificata in via Cisterna del Follo la necessità di uno studentato, ma a prezzi calmierati in modo tale da ridurre la speculazione che colpisce le famiglie degli studenti fuori sede e messa interamente a verde l’area di viale Volano”.
Alla luce di tutto ciò il Forum chiede a Fabbri di organizzare in tempi brevi un’assemblea pubblica “per spiegare con chiarezza e completezza le intenzioni della sua amministrazione a proposito dei contenuti reali del progetto Fe.ris”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com