Sono tre i progetti del Gruppo Hera dedicati al teleriscaldamento – a Ferrara, Bologna e Forlì – a essersi aggiudicati un finanziamento nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, per un importo complessivo di quasi 50 milioni di euro.
Il nuovo piano di sviluppo del teleriscaldamento, potenziato anche grazie ai fondi del Pnrr, porterà il Gruppo Hera ad investire complessivamente 150 milioni di euro nel periodo 2023-26 e consentirà di accelerare lo sviluppo del servizio per i prossimi anni in tutti i territori serviti.
“Rilevanti – spiegano dal Gruppo Hera – saranno i benefici ambientali ottenuti da questo nuovo piano di investimenti: circa 68.000 tonnellate di CO2 e 96 tonnellate di NOx in meno lato emissioni, oltre a una riduzione, a regime, del fabbisogno di gas metano pari a circa 34 milioni di metri cubi. In particolare, i soli tre progetti del Gruppo Hera parzialmente finanziati dal Pnrr garantiranno un minor consumo di fonti fossili per 12.500 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e consentiranno di migliorare l’efficienza delle attuali fonti di energia utilizzate per il teleriscaldamento (termovalorizzatori nel caso di Bologna e Forlì, geotermia a Ferrara), nell’ottica dell’economia circolare e a beneficio dell’ambiente, con una riduzione delle emissioni di quasi 29 mila tonnellate annue di anidride carbonica, rispetto all’assetto attuale. Contribuiranno così in misura significativa anche al raggiungimento dell’obiettivo previsto dal Pnrr di ridurre entro il 2026 i consumi energetici di almeno 20 mila tonnellate equivalenti di petrolio (tep) all’anno, grazie al teleriscaldamento”.
Nella città estense, il progetto aggiudicatario di fondi del Pnrr per circa 22,9 milioni di euro è relativo al “Potenziamento fonte geotermica di Ferrara ed estensione rete teleriscaldamento efficiente”. In particolare, il progetto prevede il raddoppio della potenza termica da fonte geotermica presso il polo produttivo di Casaglia, che passerà dagli attuali 16 MW a 32 MW circa.
Verrà inoltre ampliata la rete del teleriscaldamento per ulteriori 5,6 km circa (attualmente la sua lunghezza è di 82,6 km), tutti all’interno del territorio comunale, con l’obiettivo di allacciare nuovi utenti.
“In questo modo – aggiunge la nota di Hera – si ridurrà sensibilmente l’apporto di calore da caldaia a gas, garantendo a regime un risparmio di energia primaria fossile di oltre 6.500 tonnellate equivalenti di petrolio all’anno (l’80% in meno rispetto alla configurazione attuale) e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 15.000 tonnellate annue”.
“Siamo molto orgogliosi – afferma Cristian Fabbri, direttore centrale mercato del Gruppo Hera – di poter amplificare gli investimenti sui territori anche grazie ai contributi del Pnrr, un risultato che testimonia la validità dei nostri progetti e le competenze dei professionisti che lavorano in azienda. I progetti di sviluppo del teleriscaldamento rientrano nella strategia delineata nel nostro piano industriale che prevede numerose iniziative e investimenti per traguardare la neutralità carbonica, abbattere le emissioni, incrementare la resilienza delle infrastrutture e promuovere l’economia circolare. Interventi di questo tipo attestano e rafforzano ulteriormente il nostro impegno nella transizione energetica per un minor consumo di fonti fossili, fondamentale anche alla luce della situazione attuale. Un esempio di questo è l’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra che ci siamo dati, tra i più ambiziosi per un’azienda in Italia: il 37% in meno entro il 2030 rispetto al 2019, validato secondo i più rigorosi criteri scientifici dal prestigioso network internazionale Science Based Target initiative”.
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