Goro
18 Dicembre 2022
Conventi (coop Coalmo): “Non era mai capitato in 30 anni di essere 'fermi' per Natale”

Allarme prezzo delle vongole nella Sacca di Goro

di Redazione | 2 min

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Goro. Mentre nelle sale cinematografiche si celebra il successo di ‘Fortuna Granda’, le fortune della vongola Igp di Goro sono a rischio sopravvivenza.

“Fatti non inspiegabili, con l’inflazione all’11,8% fanno crollare a -40% il prezzo pagato al produttore: siamo a 6/7 euro al kg”.

A denunciarlo è Rino Conventi, della cooperativa ‘Coalmo’, secondo il quale non si tratta di una crisi da produzione o da aumento dei costi, bensì di “Una crisi da prezzo più basso di quello di sopravvivenza: sotto gli 8 euro al kg l’allevatore lavora in perdita”.

E quel prezzo oggi lo dettano “le imprese con più potere commerciale”. E i soldi recuperati abbassando il prezzo d’acquisto, secondo Conventi, “sono distribuiti tra altri: distribuzione, commercializzazione ecc, senza vantaggi per il consumatore e il produttore”.

Viene poi una ragione ‘naturalistica’: “il margine per gli allevatori, negli anni, è calato perché il novellame selvatico, quello che cresce e si riproduce da solo, è diminuito e bisogna acquistare quello sterile che cresce, ma è da ricomprare a intervalli dai laboratori di produzione”.E negli anni cooperative e concessionari storici hanno investito nell’acquisto del seme sterile “con mutui oltre il milione di euro”, precisa Conventi.

E per pagare le rate “hanno lavorato al limite e oggi, con questi prezzi, sono in perdita”. E ora “gli stabuari, cui le vongole pescate sono vendute, non hanno ordini, i compratori sono fermi per l’incertezza del prezzo: in 30 anni non era mai accaduto di essere ‘fermi’ nella Sacca di Goro”.

“I Comuni e la Regione – conclude Conventi -, che rilascia e rinnova concessioni demaniali marittime della pesca e dell’acquacoltura, dovrebbero prendere atto di un problema che potrebbe diventare un futuro dramma sociale se non affrontato tempestivamente”.

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