Finanza & Mercati
18 Novembre 2022

POD e PDR: cosa sono e quando occorrono?

di Redazione | 3 min

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Con l’arrivo del freddo invernale e l’accorciamento delle giornate con meno ore di sole si va inevitabilmente incontro all’aumento del consumo energetico, in particolar modo per ciò che concerne luce e gas.

I tempi di recente recessione dovuti alla crisi pandemica e alla guerra rendono l’arrivo delle bollette un momento difficile per molte famiglie, per cui è bene arrivarci preparati e informati, e cercare di trovare le soluzioni e offerte a noi più congrue per risparmiare.

Ci sono infatti molte compagnie impegnate nella vendita di servizi luce e gas, e un ottimo consiglio per capire chi sia in grado di soddisfare al meglio i nostri bisogni energetici è quello di verificare le pagine online dei fornitori come ad esempio Iren Luce e Gas con recensioni degli utenti, un ottimo metodo per trovarsi dinnanzi offerte e opinioni.

POD e PDR, ecco dove trovarli e come leggerli

Due elementi di fondamentale importanza che è possibile rintracciare nelle bollette sono i codici POD e PDR; vediamone insieme caratteristiche e utilità.
Il codice POD (point of delivery, ovvero punto di consegna) rappresenta il punto di prelievo del contatore energetico, e serve dunque a identificare il preciso luogo fisico da cui viene prelevata l’energia elettrica, per poterla poi assegnare all’utenza finale.
Il codice POD è formato da 14 o 15 caratteri alfanumerici, e inizia sempre con le lettere rappresentati la nazione di appartenenza, “It” nel nostro caso; a seguire troveremo poi le cifre che serviranno a identificare il distributore di energia, e alla fine i numeri che comporranno il codice del punto di prelievo nazionale.
È importante evidenziare come il codice POD può essere rintracciato in una qualsiasi bolletta della luce, fra i dati di fornitura in prima pagina, o premendo il tasto dei contatori moderni.
Il codice PDR, ovvero punto di riconsegna, indica invece il punto in cui il gas metano viene consegnato dalla compagnia fornitrice al consumatore.
Si compone di 14 cifre, che seguono la sigla iniziale PDR; i primi 4 numeri indicano l’impresa di distribuzione, e gli ultimi 10 identificano l’identità dell’utenza.
Come nel caso del POD, anche il PDR può essere scovato analizzando le bollette, oppure essere presente anche nei contatori di ultima generazione.

A cosa servono i codici POD e PDR?

È bene ricordare come ogni unità immobiliare abbia i propri codici POD e PDR, distribuiti durante la fase dell’allacciamento energetico; questo comporterà che i codici, legati quindi alla posizione specifica di case e appartamenti, resteranno uguali anche in caso di un cambiamento di fornitore per quel che concerne luce e gas.
Il codice POD assume notevole importanza nel caso di un passaggio da un fornitore all’altro, e deve essere dichiarato immediatamente assieme ai nostri dati personali.
Altre operazioni che prevedono la dichiarazione del nostro POD sono la creazione di allacci e volture nuove, o per un subentro nell’abitazione.
Il codice PDR è importantissimo per le operazioni relative al contratto del gas, interventi quali subentri, volture ecc.
Chiudiamo ribadendo come i codici POD e PDR non varieranno con il passaggio a un altro fornitore, a differenza del codice cliente, che cambierà con il passaggio a un’altra compagnia.

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