Un segno tangibile di gratitudine della città all’Arma dei Carabinieri e al Corpo della Guardia di Finanza di Ferrara. Dopo la consegna delle chiavi della città al Capo della Polizia, nel settembre 2021, come promesso in quell’occasione il Comune ha conferito un analogo riconoscimento, la Cittadinanza onoraria, ad altre due forze dell’ordine operanti nel territorio.
Una cerimonia solenne nella sala del Consiglio comunale ha suggellato l’abbraccio simbolico di Ferrara ai suoi carabinieri e finanzieri – come deciso all’unanimità proprio dai componenti del Consiglio – alla presenza di autorità cittadine, civili e militari, e degli studenti delle classi 2^A e 3^D della scuola media Boiardo. A riferirne le motivazioni il sindaco Alan Fabbri in un breve discorso ufficiale, nel quale ha ricordato che “la cerimonia di oggi è un omaggio all’impegno messo in campo dalle forze dell’ordine, che anche nella nostra città ha portato a risultati concreti, come testimonia la rinascita di interi quartieri cittadini”, sintetizzando poi l’impegno profuso dagli uomini in divisa anche e soprattutto nel corso della lunga emergenza Covid. “Con questo riconoscimento – ha ribadito il primo cittadino – Ferrara omaggia ed esprime la sua gratitudine a donne e uomini che ci sono e ci sono sempre stati”.
A ricevere il riconoscimento dalle mani del sindaco il generale Ivano Maccani, comandante regionale della Guardia di Finanza, e il generale Massimo Zuccher, comandante della Legione Carabinieri Emilia-Romagna, affiancati dai colleghi comandanti provinciali, rispettivamente Cosimo D’Elia e Alessandro Di Stefano.
Non poteva mancare in questa importante cerimonia il prefetto Rinaldo Argentieri, che ai presenti, nel suo discorso, si è detto “convinto che tutti gli operatori delle Forze di polizia hanno piena cittadinanza, quali membri essenziali della comunità che sono chiamati a servire”, un vincolo di cittadinanza che si è mostrato in tutta la sua forza durante l’emergenza pandemica, perché “Carabinieri, Finanzieri e Polizia di Stato hanno protetto le nostre comunità controllando il rispetto delle norme sanitarie, ovvero garantendo continuità durante il lockdown alle attività d’impresa essenziali, o anche nella verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, ma anche e soprattutto facendosi prossimo, quotidianamente e concretamente prossimo, accanto a comunità smarrite, accanto ai deboli, agli anziani, alle famiglie che, già in difficoltà, l’emergenza ha spinto ai margini. Sussidiarietà, solidarietà vissuta, quella delle Forze di polizia, anche quando intervengono, quali strutture operative della protezione civile, nei teatri delle emergenze, naturali e non, che tanto di frequente colpiscono il nostro Paese, da ultimo, per rimanere nella nostra provincia, pochi giorni fa a Comacchio e sulla nostra costa. Valori di solidarietà, di prossimità – ha aggiunto il prefetto – nei quali consentitemi di accomunare anche i Vigili del Fuoco, baluardo dell’incolumità e della sicurezza dei cittadini”.
Nell’incontro con la stampa che ha preceduto la cerimonia ufficiale, da una parte Cosimo D’Elia ha riferito come nel periodo pandemico la Guardia di Finanza abbia messo da parte i propri impegni istituzionali per concentrarsi sui bisogni dei cittadini, in particolare riguardanti la salute, e nello stesso tempo, sui controlli alle aziende autorizzate a rimanere aperte e sull’erogazione corretta dei bonus statali. Dal canto suo Di Stefano ha raccontato come l’Arma abbia simbolicamente ‘tolto la divisa’ per trasformarsi in “figli, genitori e parenti delle persone fragili e sole impossibilitate a muoversi”. Toccante un episodio che ha visto protagonisti proprio i carabinieri: “Una settimana fa due carabinieri hanno soccorso padre e figlio che stavano dormendo al freddo su un marciapiede, pagando di tasca loro il pernottamento in un albergo”.
La cerimonia in sala del Consiglio, moderata dal giornalista Rai Antonio Boschi, si è sviluppata tra discorsi solenni e applausi convinti del pubblico agli uomini in divisa, nel segno di una collaborazione tra forze dell’ordine, istituzioni e cittadini, che è diventata sempre più stretta e proficua nel tempo. Gli stessi Maccani e Zuccher hanno sottolineato quanto sia importante il contributo della società civile – cittadini ma anche categorie economiche – per smascherare crimini e illeciti di varia natura, con appelli a segnalare e denunciare senza timore di rivolgersi alle forze dell’ordine. Dunque una cittadinanza onoraria, quella conferita a Carabinieri e Finanza, che nella quotidianità è diventata da tempo effettiva, persino scontata, comunque meritata sul campo. Cittadinanza che l’ufficializzazione formale non ha fatto altro che sublimare.
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