Eventi e cultura
26 Novembre 2022
Al Ridotto del Comunale una convention internazionale dedicato alle potenzialità degli archivi fotografici del settore

Un omaggio a Caselli Nirmal per il convegno sulla fotografia di teatro

di Redazione | 3 min

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Due giorni dedicati alla fotografia di teatro. Ferrara ospita, al Ridotto del Teatro comunale, il convegno internazionale “La fotografia di teatro: attualità e potenzialità degli archivi fotografici”. Una iniziativa inagurata venerdì e che continuerà sabato, che associata alla nuova esposizione degli scatti di scena di Marco Caselli Nirmal, già a disposizione del pubblico nella rotonda Foschini e nel portico del teatro. Il convegno presenta anche il nuovo catalogo della mostra “La pelle del teatro. Sguardi diretti e inconsuete trame”, di Marino Pedroni.

“Ferrara oggi contribuisce a colmare un vuoto storico, e lo fa coinvolgendo alcuni tra i più grandi nomi della fotografia teatrale del mondo”, ha detto l’assessore alla cultura Marco Gulinelli introducendo il convengo.

L’evento al Ridotto – realizzato grazie al contributo della Direzione generale Educazione ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura – è organizzato dalla Biblioteca della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e curato da Giuseppina Benassati, studiosa esperta di catalogazione fotografica, che metterà a confronto le esperienze dei più interessanti archivi teatrali italiani e stranieri.

“La nostra città, grazie al coinvolgimento di protagonisti assoluti di questo settore, contribuisce oggi a rimediare a un gap – ha sottolineato Gulinelli -: non esiste infatti una adeguata e specifica storia della fotografia teatrale che ripercorra la foto di scena, la sua evoluzione, una ricostruzione che possa essere degna di questa infinita arte. Ciò che è stato ripercorso è stato ripercorso in maniera troppo spesso frammentaria. Abbiamo quindi provato a riempire assenze attualissime con questa iniziativa. In questi giorni toccheremo – ha anticipato l’assessore – alcune delle corde più sensibili di questo mondo”.

Gulinelli ha citato uno studio del 1992 a firma Meyer-Plantureux, secondo il quale la fotografia teatrale contemporanea è un ideale prolungamento della fotografia attoriale e da studio di fine Ottocento, ma rischia di rimanere schiacciata tra il potere dei mezzi di comunicazione e l’avvento del video, in un mix che la espone alla definitiva scomparsa. “Da qui il nostro impegno per tutelare, salvare e salvaguardare questo infinito patrimonio, sfruttando anche le potenzialità dei sistemi archivistici”.

Gulinelli ha citato grandi interpreti di settore (tra cui Graziano Arici, il reggiano Vasco Ascolini, Silvia Lelli, Massimo Agus, anche docente, Tiziano Ghidorsi, che espone anche tra Barcellona e New York), esprimendo un particolare pensiero per Marco Caselli Nirmal, “che nella nostra città ha costruito un percorso che ci regala immagini scrupolosamente composte, restituendoci la pienezza e la bellezza di un lavoro tecnico e di cuore, testimoniando 45 anni di teatro a Ferrara”.

Oggi la convention internazionale torna, sempre nelle sale del Ridotto. Tra le altre cose, in apertura di giornata (ore 9,30 circa) il direttore generale della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Moni Ovadia, leggerà un testo del celebre fotografo Maurizio Buscarino.

 

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