Cronaca
25 Novembre 2022
Il Comune di Bondeno è parte civile nel processo. Con esso anche le Udi, Centro donna e giustizia e sorelle e figli della vittima che hanno chiesto la condanna dell'imputato al risarcimento del danno

Femminicidio Placati, anche il sindaco Saletti in udienza

di Daniele Oppo | 3 min

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Da destra: il sindaco Simone Saletti e l’avvocato Filippo Maggi

Bondeno. C’era anche il sindaco di Bondeno Simone Saletti, giovedì mattina, ad assistere al processo in corte d’assise per il femminicidio di Rossella Placati, per il quale è imputato il suo ex compagno Doriano Saveri.

Il Comune, infatti, si è costituto parte civile assistita dall’avvocato Filippo Maggi (che rappresenta anche le sorelle della vittima). “Ho ritenuto opportuno essere presente personalmente in questa fase conclusiva del procedimento penale in rappresentanza di una comunità scossa e indignata dai terribili fatti di un anno e mezzo fa – sottolinea Saletti –. A livello formale, l’Ente si è costituito parte civile non solo per il danno all’immagine recato dall’omicidio, ma soprattutto per la violazione dei suoi fini statutari, che prevedono l’eliminazione di ogni forma di violenza. A livello umano e personale – commenta il primo cittadino matildeo –, da quel giorno di febbraio dell’anno scorso tanto abbiamo cercato di fare per essere vicini alla famiglia e per sensibilizzare la comunità bondenese. Abbiamo inaugurato la panchina rossa come simbolo e monito contro la violenza, abbiamo attivato dei progetti con le scuole, perché il rispetto verso gli altri deve essere insegnato sin dalla più giovane età, e abbiamo fatto il possibile per sostenere i familiari di Rossella nelle difficoltà. Non solo, abbiamo anche dato corso allo sportello antiviolenza per fornire un supporto concreto ai bisogni”.

L’udienza di ieri cadeva proprio alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (il 25 novembre) per la quale il Comune ha organizzato un appuntamento presso l’Istituto Superiore “Carducci” di via Manzoni. “I ragazzi si ritroveranno davanti all’installazione realizzata in un cortile interno del “Carducci” e osserveranno un momento di silenzio e di ricordo verso Rossella – spiega Saletti -. Nell’occasione, parleremo anche dell’importanza di contrastare la violenza e di rafforzare quotidianamente il rispetto verso gli altri. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso e giunga a un pieno chiarimento dei fatti – conclude il sindaco tornando all’oggetto dell’udienza –: è indispensabile per la famiglia di Rossella, cui ci stringiamo, e per tutti i cittadini di Bondeno”.

A processo il Comune ha chiesto che Saveri venga condannato al pagamento, in via equitativa, di una somma pari a 20mila euro. Per i due figli della vittima, rappresentati in giudizio dall’avvocato Riccardo Caniato, la richiesta è stata quella di una condanna al risarcimento dei danni patiti con il pagamento di una provvisionale di 400mila euro per ciascuno, mentre le due sorelle di Placati hanno chiesto una provvisionale di 250mila euro.

Si sono rimesse a giustizia le altre parti civili, ossia l’Unione Donne italiane e il Centro donna e giustizia di Ferrara, assistite rispettivamente dalle avvocate Stefania Guglielmi e Sara Bruno.

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