Paolo Govoni dalla Camera di Commercio a Sipro
L’attuale vicepresidente della Camera di Commercio di Ferrara e Ravenna è benvoluto sia dalla parte politica (Comune di Ferrara in primis, che detiene il 48% della società) che da quella imprenditoriale
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Il Primo Maggio di Cgil, Cisl e Uil è dedicato al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lo slogan che lo caratterizza è: “Uniti per un lavoro sicuro”. A Ferrara e provincia saranno tante le iniziative con banchetti per distribuzione garofani
Il Gal Delta 2000, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (Psr) 2014-2020/2024 della Regione Emilia-Romagna, ha investito oltre 14 milioni di euro per sostenere 140 progetti proposti da enti pubblici e imprese del territorio del Delta del Po
“L’attività cesserà il 30-04-2025”, c’è scritto a mano con un pennarello nero su un pezzo di cartone appoggiato su un bell’orologio da tavolo. Dopo 47 anni di onorata attività, Paolo Squarzoni andrà in pensione chiudendo il suo negozio di orologiaio in via Padiglioni
Curioso intervento nella notte dei vigili del fuoco che a Porto Garibaldi hanno dovuto dispiegare un'autogru per recuperare un natante che era finito alla deriva
Comacchio. Non è stato lui a violentare le tre ragazze ai Lidi e ha una spiegazione del perché il suo DNA si stato ritrovato sotto le unghie di una delle vittime.
E.R., comacchiese di 31 anni, arrestato giovedì dai carabinieri, ha risposto ieri a tutte le domande del giudice delle indagini preliminari Vartan Giacomelli nel corso dell’interrogatorio di garanzia.
L’uomo, assistito dall’avvocato Flavio Cattabriga, ha fortemente respinto ciò di cui la procura e i carabinieri lo accusano e affermato di non essere stato lui a violentare le tre ragazze: negli episodi del 17 maggio a Lido degli Scacchi e del 3 luglio a Lido delle Nazioni (la vittima in questo caso è una 13enne), in particolare, sarebbe stato confuso con qualcun altro, il vero autore.
Per il terzo episodio, quello che ha dato origine alla prova più forte contro di lui, quella del DNA, E.R. dà la sua versione dei fatti, ovvero che quel 31 luglio fu lui ad essere aggredito: mentre era in bici – ha raccontato al giudice – ha visto una giovane donna nuda e le ha chiesto se avesse bisogno di aiuto, lei invece lo ha aggredito, graffiandolo e così lui si è allontanato in bici.
All’esito dell’interrogatorio il suo legale ha chiesto al giudice di commutare la misura cautelare del carcere con quella dei domiciliari. Il giudice si è riservato la decisione, in attesa anche dell’eventuale, ma non scontato, nulla osta del pubblico ministero Lisa Busato, titolare dell’indagine.
“Sono convinto della sua innocenza – afferma l’avvocato Cattabriga -, è un onesto lavoratore che vive una vita normale ed è incensurato”.
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