Cronaca
18 Novembre 2022
A processo Davide Magnani, detto “Magno”, accusato di aver fatto prostituire una ragazza di 20 anni: fu scoperto con un servizio de Le Iene

Prostituzione. Raffica di eccezioni dalla difesa, il giudice si riserva

di Daniele Oppo | 2 min

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Irreperibile la coppia soccorsa da Aymane

La coppia di turisti soccorsa dal giovane Aymane sarebbe andata via appena dopo il tentativo salvataggio. Si tratta di un ragazzo e una ragazza, tra i 20 e i 30 anni, che al momento risultano irreperibili.

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“Eravamo in pochi. C’erano tanti testimoni, ma alla fine il processo Aldrovandi lo abbiamo risolto grazie a Anne Marie Tsegue, la donna camerunense con il permesso di soggiorno in scadenza, che ebbe una crisi di coscienza e raccontò quanto aveva visto. Per il resto eravamo soli, c’è poco da fare. Alle nostre manifestazioni, le persone arrivavano perlopiù da fuori, da altre città. Il clima che si respirava era molto difficile”

Scioglierà la riserva il 1° dicembre il gup Danilo Russo sulle numerose eccezioni sollevate dall’avvocato Sergio Pellizzola, difensore di Davide Magnani, 54 anni, detto ‘Magno’, a processo per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione di una ragazza di 20 anni, nonché di altri reati di natura sessuale nei suoi confronti, ‘scoperto’ con un servizio de Le Iene e poi arrestato dai carabinieri.

Magnani vendeva la ragazza su internet, con annunci in alcuni siti specializzati dove chiedeva ‘roselline’ in cambio delle prestazioni sessuali della giovane, alla quale veniva data anche della cocaina.

Rigettate le questioni relative alla regolarità di alcune notifiche, il legale ha chiesto e ottenuto che vengano precisate meglio alcune delle condotte contestate nell’imputazione. Ha poi presentato delle eccezioni su due prove: una relazione tecnica e su un incidente probatorio.

Nel frattempo, i genitori della parte offesa si sono costituiti parte civile assistiti dall’avvocato Carlo Bergamasco. Mentre un secondo imputato, accusato di aver portato la droga in uno degli incontri sessuali di gruppo organizzati da Magnani, ha ottenuto la derubricazione del reato per via della lieve quantità dello stupefacente e il benestare da parte della pm Isabella Cavallari alla richiesta del suo difensore, l’avvocato Gianni Ricciuti, alla messa alla prova.

Anche su questo il giudice si pronuncerà il 1° dicembre. In quella data la difesa di Magnani deciderà se chiedere il rito abbreviato o di procedere con un giudizio ordinario.

Magnani venne inizialmente messo in custodia cautelare, ma il riesame annullò il provvedimento. Rimase comunque in carcere fino al luglio scorso perché in quel periodo stava usufruendo della messa alla prova per altri reati, che decadde con le nuove accuse. Attualmente è in libertà e in attesa della fissazione dell’udienza preliminare a Bologna per fatti precedenti l’odierna imputazione, di natura più grave e relativi alla prostituzione minorile sempre ai danni della stessa vittima.

 

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