Attualità
25 Ottobre 2022
Sono 45 milioni di euro che vengono assegnati alle Aziende sanitarie dell'Emilia-Romagna per tecnologie, elisoccorso, formazione

La Regione destina risorse al servizio di emergenza 118: quasi 1 milione a Ferrara

di Redazione | 5 min

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45 milioni di euro dalla Regione Emilia-Romagna per finanziare nel 2022 il servizio di Emergenza 118, di cui quasi 39 di risorse regionali e 6 provenienti dallo Stato, stanziati con il Decreto Rilancio del 2020. Per Ferrara lo stanziamento complessivo è di circa un milione di euro.

Il via libera è arrivato dalla Giunta regionale, che ha approvato insieme alla ripartizione delle risorse anche gli ambiti di intervento che saranno finanziati, dalle tecnologie al servizio della Centrale operativa all’elisoccorso.

“Le donne e gli uomini del servizio 118 – sottolinea l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini– svolgono ormai da trent’anni un lavoro di straordinaria importanza, decisivo per salvare vite umane. La Regione è impegnata nell’assicurare un’assistenza in emergenza sempre più innovativa e qualificata, e per questo abbiamo stanziato oltre 45 milioni di euro, comprese le risorse statali del Decreto Rilancio 2020 per contrastare la pandemia, che serviranno a rendere il nostro 118 sempre più all’avanguardia. Anche perché ricordo con un pizzico d’orgoglio- chiude Donini- che il servizio è nato proprio qui, in Emilia-Romagna, dove da Bologna, insieme a Udine, partì la prima sperimentazione a livello nazionale”.

La ripartizione delle risorse per Azienda

I 45 milioni di euro (esattamente 45.008.208) saranno così distribuiti sul territorio: Azienda Usl di Bologna 31.785.614 euro; Ausl Romagna 5.252.567 euro; Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma 4.729.421; Azienda Usl di Modena 921.000 euro; Azienda Usl di Reggio Emilia 782.729 euro; 564.542 euro andranno a quella di Piacenza, 452.333 all’Ausl di Ferrara, 400.000 a quella di Parma e, infine, 120.000 a quella di Imola.

La ripartizione delle risorse per ambito di intervento

Per la rete radio sono stanziati complessivamente 2.466.065 euro così distribuiti: 530mila euro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, 498mila all’Ausl Romagna, 478.464 euro all’Ausl di Bologna, 318.729 a quella di Reggio Emilia. E ancora 297.537 euro all’Ausl di Piacenza, 195.000 a quella di Modena e 148.333 euro all’Ausl di Ferrara.

Per le tecnologie al servizio della centrale operativa e per il suo sistema gestionale viene assegnato 1.872.281 euro all’Ausl di Bologna, che è l’azienda capofila. Sempre all’azienda bolognese, che gestisce il servizio per tutta la rete regionale, vengono assegnati 4.140.640 euro per la rete telefonica e 16.997.076 euro per la copertura dei costi derivanti dalla gestione del contratto relativo agli elicotteri di soccorso e di recupero con verricello delle quattro basi regionali.

Vengono attribuiti 988mila euro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, per la gestione della base di Parma, e 940mila all’Azienda Usl della Romagna, per la gestione della base di Ravenna.

Ammontano a 2.743.801 euro le risorse assegnate all’Azienda Usl di Bologna per la gestione delle basi di Bologna e di Pavullo. La quota comprende gli oneri derivanti dalla convenzione con il Soccorso alpino e speleologico Emilia-Romagna – Servizio regionale del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e al sistema organizzativo che prevede l’impiego, nelle attività di elisoccorso, di personale medico e infermieristico dipendente dalle Aziende Sanitarie della Regione. Complessivamente le risorse ammontano a 4.671.801 euro.

Per la gestione dei servizi cartografici, fondamentali per il servizio 118, e per la formazione vengono assegnati 468.544 euro così distribuiti: 195.398 euro all’Ausl di Bologna, 184.741 all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, 69.400 euro all’Ausl Romagna e 19.005 a quella di Piacenza.

La quota Telepass pari a 43.497 euro è attribuita all’Azienda Usl di Bologna per la gestione amministrativa dei contratti relativi agli apparecchi Telepass di tipo “speciale” forniti dalla Società Autostrade per l’Italia e utilizzati dalle ambulanze e dalle automediche delle Aziende sanitarie che svolgono attività di soccorso o che transitano, per compiti d’istituto, sulla rete autostradale.

E ancora, per il personale della Centrale operativa le risorse ammontano complessivamente a 8.302.302 euro così ripartiti: 3.874.455 euro all’Azienda Usl di Bologna, 2.346.680 euro all’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma e 2.081.167 all’Ausl Romagna.

Infine, i 6.046.000 euro stanziati dal Decreto Rilancio del 2020 per il personale 118 sono così distribuiti: 1.664.000 euro all’Ausl Romagna; 1.440.000 euro all’Ausl Bologna; 726.000 euro a quella di Modena; 680.000 euro a quella Ospedaliero-Universitaria di Parma; 464.000 a quella di Reggio Emilia, 400.000 euro all’Azienda di Parma, 304.000 euro a quella di Ferrara, 248.000 euro a quella di Piacenza e 120.000 euro all’Ausl di Imola.

I numeri del 118 in Emilia-Romagna

Il servizio 118 come numero unico e gratuito di chiamata per le emergenze sanitarie nasce ufficialmente nel 1992, ma due anni prima è stato sperimentato per la prima volta a Bologna in occasione dei mondiali di calcio e a Udine.

Sono oltre 3.200 i medici e gli infermieri impegnati nel servizio, a cui si aggiungono 500 autisti soccorritori e quasi 21mila volontari: con questi numeri, solo nel 2021, da Piacenza a Rimini sono stati effettuati quasi 475mila interventi e soccorsi 490mila pazienti. In Emilia-Romagna il 118 può contare, inoltre, su una flotta di centinaia di mezzi, di cui 270 tra ambulanze e auto mediche e infermieristiche pronte a partire con l’equipaggio a bordo 24 ore su 24, e 4 elicotteri, uno dei quali con tecnologia NGV per consentire il volo notturno.

In Emilia-Romagna sono attive tre Centrali operative, ognuna delle quali dispone di un sistema di telecomunicazione avanzato per la ricezione e lo smistamento di tutte le richieste: Emilia Ovest con sede a Parma (competente per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia), per un bacino di 1,3 milioni di abitanti; Emilia Est con sede a Bologna (competente per le province di Modena, Bologna e Ferrara), per un bacino di 2 milioni di abitanti, e Romagna, con sede a Ravenna (competente per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini), per un bacino di 1,2 milioni di abitanti.

Sono stati 474.958 gli interventi di emergenza del 118 dal 1^ gennaio al 31 dicembre 2021, di cui 223.358 effettuati dalla centrale operativa Emilia Est, 130.188 da quella della Romagna e 121.412 coperti dalla centrale operativa Emilia Ovest. I pazienti soccorsi sono stati complessivamente 489.263 (228.388 dalla centrale operativa Emilia Est, 134.097 da quella della Romagna e 126.778 dall’Emilia Ovest).

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