Una lapide dinanzi al binario uno della stazione ferroviaria di Ferrara ricorda la sosta del treno partito da Roma il 19 ottobre 1943 con 1023 ebrei avviati dai nazifascisti verso il campo di sterminio di Auschwitz.
Fra i deportati sul treno viaggiavano anche l’ingegner Mario Levi di 55 anni, sua moglie Alba Ravenna sorella di Renzo Ravenna di 52 anni e il figlio Giorgio di 16 anni.
Alba Ravenna da un’inferriata riuscì a parlare ad un ferroviere locale, lo pregò di cercare suo fratello, Renzo Ravenna e di dirgli di portare in salvo la sua famiglia, come di fatto poi avvenne.
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