È appena stato nominato segretario comunale della Lega di Bologna ed è già finito nella bufera Cristiano Di Martino.

L’ex esponente del Pdl (era entrato nel 2010 in consiglio provinciale subentrando in quota Pdl a Mauro Malaguti, allora eletto in Regione), 52 anni, romano di nascita, è ritratto in lacune foto su Facebook che mostrano un tatuaggio d’ispirazione neofascista sul braccio.

Si tratta di un simbolo runico che – racconta il Corriere della Sera che ha sollevato il caso – mostra un dente di lupo, uno dei simboli runici utilizzati dalle Ss tedesche (vietato ora in Germania), sovrastato da un pugno che regge un martello, simbolo di Terza Posizione, movimento eversivo attivo in Italia tra gli anni ’70-’80.

Al Corriere di Bologna Di Martino ha spiegato che “Non ho mai fatto parte di quel gruppo, ho fatto quel tatuaggio da ragazzino perché mi è sempre piaciuta la mitologia nordica. Quando ho fatto quel tatuaggio, a 16 anni, neanche sapevo cos’era Terza Posizione”.

Quanto al pugno con il martello, “sono sempre stato appassionato di fumetti, mi piace Thor”.

“Ci sono in giro segretari con la croce celtica – ha aggiunto sempre al Corriere – e io devo essere messo in croce per un tatuaggio dell’86? A volte in gioventù si fanno cose che magari nel corso degli anni si potevano fare in maniera diversa, ma non ho mai avuto nulla a che spartire con certi mondi”.