In un recente studio condotto da dermatologi italiani sulla calvizie precoce (giovanile) è emerso che su un campione di 10 mila ragazzi il 18% soffriva di una perdita di capelli eccessiva. Il risultato ha evidenziato come a soffrire di questo problema fossero principalmente i giovani maschi tra i 12 e i 20 anni.
C’è da dire innanzitutto che la caduta dei capelli può avvenire per varie cause, ma quella più frequente è senza dubbio la cosiddetta alopecia androgenetica, che colpisce prevalentemente gli uomini dopo i 18 anni, provocando un diradamento dei capelli che, continuando a cadere, possono portare alla vera e propria calvizie.
Una caratteristica importante di questa alopecia androgenetica è dunque quella di essere permanente e non dovuta a fattori esterni, che al più possono accelerarla. Bensì essa origina da una spiccata sensibilità agli ormoni androgeni di quei follicoli piliferi localizzati nella parte superiore e frontale del capo. Tale sensibilità, ereditata per via genetica, porta all’indebolimento di tali follicoli, che nel tempo producono capelli sempre più sottili e dal ciclo vitale sempre più breve.
Gli ormoni androgeni sono presenti sia nell’uomo che nella donna, anche se in quest’ultima in quantità ridotta. Attenzione però, non sono gli ormoni a causare direttamente la caduta dei capelli, bensì la predisposizione genetica dei follicoli.
Il fatto che i capelli collocati nelle zone posteriori e laterali del capo non cadano, è perché questi non sono dotati di quel meccanismo che li rende sensibili agli ormoni, anche in quei soggetti affetti da calvizie androgenetica.
La calvizie giovanile precoce può avere però altre cause, come quelle direttamente correlate a problemi ormonali, tipicamente dovute a patologie che affliggono ghiandole quali la tiroide, quelle surrenali, l’ipofisi o anche le ovaie. Certamente tra i giovani e i giovanissimi anche lo stress da studio, i problemi affettivi o le diete drastiche possono essere causa della precoce caduta dei capelli, senza contare le cause farmacologiche.
Per le donne, anche la carenza di ferro può portare ad una caduta anormale dei capelli.
Un’altra patologia che colpisce tipicamente i giovani è l’alopecia areata, dovuta a patologie autoimmuni.
In ogni caso è importante sapere che è il dermatologo che deve diagnosticare la tipologia di calvizie, ed è lui (o lei) la figura deputata ad indicare le terapie mediche o chirurgiche più idonee per ciascun paziente, valutando attentamente la sua situazione specifica, la sua storia medica e tutti gli altri fattori che concorrono a formulare una diagnosi corretta.
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