“E tanto altro”. Tre parole che costano al vicesindaco Nicola Lodi un processo per diffamazione nei confronti della consigliera regionale del Pd Marcella Zappaterra e che il 23 gennaio dell’anno prossimo inizierà a entrare nel vivo.
Ieri, lunedì 26 settembre, si è tenuta l’udienza filtro, nella quale Zappaterra si è costituita parte civile tramite l’avvocato Federico Orlandini, che ha chiesto e ottenuto l’acquisizione del video della diretta Facebook nella quale l’amministratore comunale faceva “chiarezza” sull’indagine che lo vedeva coinvolto nel caso trenino (la sua posizione è stata archiviata, ndr), parlando di un “consigliere regionale tuttora in Consiglio condannata per danno erariale e tanto altro”.
Proprio quel “tanto altro” pronunciato da Lodi, è stato di troppo secondo la ex presidente della Provincia, che ha deciso di querelare, non trovando le parole del vicesindaco “alcuna corrispondenza in nessun atto giudiziale, in alcuna altra sentenza, in alcuna altra indagine e l’insinuazione diventa pertanto inaccettabile”.
A gennaio verranno sentiti i testimoni della procura, tra i quali proprio la Zappaterra.
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