Comacchio
21 Settembre 2022
E' contenuta in un'interrogazione in Regione del capogruppo di Rete Civica-Progetto Emilia-Romagna Marco Mastacchi. L'idea è quella di realizzare un centro ittiogenico alimentato da energie alternative

Una proposta per recuperare l’ex Sivalco a Lido Spina

di Redazione | 2 min

Leggi anche

“Cuore in forma”. Proseguono gli speed date su prevenzione e sani stili di vita

Venerdì 11 ottobre negli ingressi principali delle Case della Comunità di Comacchio, Copparo e Bondeno si terranno le consulenze per la prevenzione e la promozione di sani stili di vita proposte con la formula dello ‘speed date’ - appuntamenti informativi veloci ma ricchi di contenuti - attraverso le postazioni curate dai dietisti del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione e dal personale della Medicina dello Sport

Ferrara alla fiera del turismo di Rimini

Dopo la Fiera Iftm di Parigi di metà settembre, nuovo importante appuntamento per la promozione del prodotto turistico cittadino è la prestigiosa fiera Ttg Travel Experience 2024 di Rimini, in programma fino a venerdì 11 ottobre, cui Ferrara partecipa all’interno dello stand dell’APT Emilia Romagna

Marco Mastacchi

Comacchio. Il capogruppo di Rete Civica-Progetto Emilia-Romagna, Marco Mastacchi, ha presentato in Regione un’interrogazione per chiedere di intervenire per il recupero e il riutilizzo dell’impianto pilota sperimentale di allevamento intensivo in vasca di specie ittiche pregiate di Valle Campo, un’oasi incontaminata a due passi dalle spiagge dei Lidi di Comacchio. 

A Valle Campo, nel cuore del comprensorio vallivo lagunare di Lido di Spina, si trova lo scheletro di una struttura che, all’inizio degli anni ’70, avrebbe dovuto rilanciare nel mondo l’immagine di Comacchio quale città pescosa e regno dell’anguilla. La gestione di questo impianto sperimentale, divenuto poi centro ricerche, era stata affidata alla ex Sivalco spa, che vedeva insieme Regione, Comune, Provincia, Ersa e Sopal. Oggi, del progetto pilota di allevamento intensivo in vasca di specie ittiche pregiate, rimangono solo i ruderi di un impianto abbandonato dal 1996, con le sue coperture in eternit. All‘interno della struttura sono ancora presenti alcune marrette, imbarcazioni tipiche lagunari, impiegate nei secoli scorsi per trasportare le anguille alla Manifattura dei Marinati, oltre alle vasche in cui vengono allevate in cattività le anguille e ad apparecchiature e strumenti che non sono stati recuperati dopo il fallimento.

L’impianto, gestito dal 1973 e sino al suo fallimento dalla Sivalco, società d’itticoltura di Comacchio, sorge lungo il percorso ciclabile che attraversa Valle Campo ed è ormai in una situazione di abbandono totale, avvolto da una vegetazione selvaggia che contrasta con la bellezza della valle, oggi meta sempre più frequentata da villeggianti e visitatori stupiti di trovarsi improvvisamente di fronte a un “fantasma” di pietra dalle tettoie ondulate.

Lo spazio – secondo Mastacchi – si presterebbe alla realizzazione di un centro ittiogenico per lo studio e il pre-ingrasso dei molluschi, alimentato da celle fotovoltaiche e che potrebbe sorgere negli spazi dell’ex impianto pilota. Valle Campo potrebbe diventare la sede dell’acquacoltura e della vallicoltura in ambito ecologico, turistico, enogastronomico e didattico per la salvaguardia dell’anguilla europea del territorio. La formazione di nuovi vallicoltori nella zona e la possibilità di fare reddito, soprattutto durante i periodi di fermo, con friggitorie a km zero e con itinerari turistico-ambientali-gastronomici guidati, rappresenterebbe la possibilità di riscatto per quest’area depressa.

Mastacchi chiede alla Giunta se e come intende attivarsi per riqualificare l’area dell’impianto pilota dell’ex Sivalco di Valle Campo e se non ritenga opportuno riutilizzare la struttura per realizzare un centro ittiogenico alimentato da energie alternative. Chiede inoltre se intende impegnarsi per far diventare quest’area depressa una fonte di reddito, grazie a nuovi itinerari turistico-ambientali e gastronomici in cui includerla.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com