di Lucia Bianchini
Si sono affrontati i temi meno trattati durante questa campagna elettorale nel dibattito organizzato da Coop Castello nel pomeriggio giovedì 15 settembre, a cui hanno partecipato una rappresentanza delle forze politiche candidate alle prossime elezioni, da Irene Bregola, coordinatrice di Articolo 1, i candidati Paola Boldrini per il Pd e Matteo Gilli per Avs, e Sergio Golinelli, coordinatore di Sinistra Italiana. Moderatore dell’incontro è stato Marco Zavagli, direttore di Estense.com.
Come specifica Loredano Ferrari, presidente dell’associazione ‘Intornoate’: “L’associazione ha convocato tutti i candidati e le forze politiche della città, se oggi qui c’è una rappresentanza esclusivamente di una parte non è dovuto al nostro operare, ma a scelte, rispettabilissime, dei candidati assenti. Ringrazio Fratelli d’Italia che ha avuto la cortesia di contattarci, chiedendoci disponibilità per un’altra data in cui non saremmo però riusciti ad organizzarci, con l’impegno che se si fosse liberato qualcuno per oggi sarebbe
venuto”.
Tema portante su cui i candidati si sono confrontati sono state le fragilità: “Un tema – secondo Irene Bregola – che è sentito da chi è animato da istanze equitative e noi lo siamo. Quello delle diseguaglianze è un problema emerso con la pandemia, in cui si è compresa l’importanza del servizio sanitario nazionale e di riappropriarsi di spazi e servizi pubblici che devono essere universalmente accessibili. Si è vista un’inversione di tendenza, per la prima volta ci sono stati investimenti superiori sul sistema sanitario, che ha manifestato contraddizioni per i disinvestimenti degli anni passati, e siamo davanti a un Pon salute che grazie alle risorse del Pnrr ha un’impostazione equitativa e incentrato sulla valorizzazione della medicina territoriale e della sanità di prossimità”.
Tema, quello della sanità di prossimità, estremamente caro a Paola Boldrini: “In Lombardia con la pandemia si è visto che ci sono eccellenze ospedaliere, pubbliche e private, poi il deserto, hanno distrutto la rete di prossimità, quindi tra ospedale e medici di medicina generale non c’era nulla. Il Pnrr è stato costruito proprio su queste criticità. I fondi a disposizione per costruire questa filiera sono stati messi in infrastrutture, ora servono fondi per le assunzioni, si deve togliere il tetto di spesa del personale che ha impedito di fare assunzioni a tempo indeterminato, oltre ad investire nella formazione”.
La fragilità di questo periodo è anche – e soprattutto – energetica: “Da molti anni – spiega Matteo Gilli – si parla di fonti fossili e del fatto che si debbano abbandonare il prima possibile. Come si fa? Non con il nucleare, perché è costoso, non immediato, e si deve guardare al bisogno odierno. Un’alternativa possono essere le fonti rinnovabili. Per guardare in faccia la crisi si deve esser realisti: ridurre i consumi, incentivare la mobilità
sostenibile, dare trasporti pubblici gratuiti per alcune categorie è già un primo passo. Si deve puntare sulle comunità energetiche, questa è secondo me la sfida, ma anche la soluzione più immediata. È necessaria però una riduzione della burocrazia”.
Zavagli ha poi esortato i candidati a ragionare sulle parole di Loredano Ferrari, che nella lettera che tutti i candidati hanno ricevuto rifletteva su sicurezza e degrado urbano, che porta a degrado sociale.
“Le prime campagne a cui ho assistito – racconta Gilli – sono quelle sulla sicurezza, fatte in modo che qualcuno avesse paura del diverso, per non guardare ai problemi reali. Apertura, associazionismo, far sì che tutti abbiano accesso ai servizi pubblici e non si sentano fuori dal mondo sono la soluzione di un problema che esiste, ma su cui si fanno solo slogan”.
“È l’esclusione – prosegue Sergio Golinelli – che crea comportamenti socialmente allarmanti, perché l’escluso non si riconosce nella comunità che lo esclude”.
Irene Bregola e Paola Boldrini concordano nell’affermare che vi siano forze politiche che fanno allarmismo sulla sicurezza: “Devono avere – secondo Boldrini- un nemico da combattere per garantire la sicurezza. Noi ribaltiamo la situazione, vogliamo dei presidi territoriali, che permettono di attivarsi in caso di necessità, con le forze dell’ordine ma anche con servizi sanitari e sociali. Serve una rigenerazione urbana nei contesti di abbandono. Se i cittadini percepiscono il problema vuol dire che c’è, ma non si risolve mettendo presidi o cancelli, serve prevenzione e fare comunità”.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com