È deceduto venerdì scorso il prof. Vincenzo Abbasciano, medico e docente universitario in pensione che ha formato molti medici a Ferrara.
Abbasciano aveva compiuto 80 anni lo scorso 18 agosto. Originario di Cariati (CS), un piccolo paese calabrese affacciato sul Mar Ionio, dopo la maturità classica conseguita con pieni voti ottiene una borsa di studio che gli permette di iscriversi al primo anno di Medicina presso l’Università di Ferrara-
Nell’ateneo estense ha iniziato e completato gli studi laureandosi con una tesi in anatomia patologica.
Viene chiamato come assistente incaricato alla cattedra di clinica medica dal 1969 al 1973. In seguito viene nominato ordinario di clinica medica generale, reparto diretto dal compianto prof. Angelo Baserga.
nel 1978 viene trasferito a Patologia speciale medica, dove l’anno successivo è nominato aiuto. È stato anche consulente internistico presso altri reparti e fino al 1989 è stato responsabile per l’assistenza ai tossicodipendenti.
Nel corso degli anni ha insegnato in diverse scuole di specializzazione.
La sua produzione scientifica inizia con studi di microscopia elettronica riguardanti il pancreas e la patologia epatica. Ha privilegiato studi oncologici in rapporto ai marcatori e alle turbe coagulative.
Più volte recensito dal Current Science di Londra, è stato anche membro dell’International Society for Preventive Oncoclogy degli Usa. Le sue pubblicazioni su riviste nazionali e internazionali e partecipazioni a congressi come relatore ammontano complessivamente a 251.
“Titoli accademici a parte – è il ricordo dei colleghi a lui più vicini -, il professore verrà sempre ricordato per la sua umanità e generosità nei confronti di tutti i suoi pazienti e dei suoi studenti”.
“Anche quando tornava al suo paese di origine in Calabria – aggiunge il figlio Nicola -, non si risparmiava mai per dare assistenza ai bisognosi. Anche dopo la pensione ha sempre continuato a perseguire la sua vocazione di medico e professore universitario fino a quando le condizioni di salute glielo hanno permesso. Lascia un grande vuoto, ma un vivo ricordo grazie alle centinaia di persone a cui ha salvato la vita durante la sua carriera.
Abbasciano lascia la moglie Lina, il figlio Nicola e i nipoti Alessandro e Francesca. I funerali verranno celebrati l’8 settembre in Certosa.
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