Codigoro
3 Settembre 2022
Zanardi: “Riscopriamo un simbolo storico ed architettonico di Codigoro”

Riaperta la Chiavica dell’Agrifoglio

di Redazione | 3 min

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Codigoro. Venerdì mattina si sono rispalancate le porte della Chiavica dell’Agrifoglio, un manufatto idrualico costruito, in Valle Giralda, in due distinte fasi tra il XVI e il XVII secolo, testimonianza viva dell’evoluzione del territorio, attraverso le bonifiche dei secoli scorsi.

La riapertura della chiusa, già sottoposta vent’anni fa a interventi di restauro conservativo, si inserisce in un più ampio processo di recupero e valorizzazione delle emergenze monumentali e ambientali del territorio che lo scorso anno ha interessato la Torre della Finanza, il percorso naturalistico della Falce e che quest’anno, attraverso il lancio del brand Pomposa Mater Musicae e i progetti di riqualificazione dell’area pomposiana ha coinvolto anche l’Abbazia di Pomposa.

“Oggi, grazie all’impegno dell’architetto Diego Maestri, studioso e ricercatore appassionato di questo territorio, riscopriamo un simbolo storico e architettonico di Codigoro e del comprensorio del Delta. A Maestri, – ha sottolineato il sindaco Sabina Alice Zanardi -, già docente universitario degli atenei di Roma e de L’Aquila, che da Goro, ancora giovanissimo si è trasferito a Roma, dapprima per motivi di studio e poi per lavoro, rinnovo sentita e profonda gratitudine per l’impegno instancabile e appassionato, con cui sta portando avanti un’opera di valorizzazione del nostro patrimonio storico, frutto di anni di studio compiuti in numerosi archivi, anche grazie al supporto della cartografia antica”.

L’apertura della Chiavica dell’Agrifoglio si è resa possibile grazie all’opera sinergica di pulizia e ripristino compiuta dagli operai comunali e dai volontari dell’Associazione Volano Borgo Antico, presieduta da Marco Ruffato.

“Il nostro obiettivo – spiega Ruffato – è ora quello di inserire, per il futuro, la Chiavica dell’agrifoglio in un percorso visite che comprende le altre eccellenze monumentali, partendo dall’Abbazia di Pomposa, per arrivare alla Torre della Finanza”.

Nella sua dettagliata esposizione, Diego Maestri ha ripercorso la storia delle opere di bonifica nel territorio, da quelle commissionate da Alfonso II d’Este, sino a quelle del periodo successivo alla devoluzione del ducato estense allo Stato Pontificio. “Accomuna la storia delle chiaviche o chiuse del territorio – ha spiegato Diego Maestri -, la caratteristica di essere, a un certo punto, dopo qualche decennio dalla loro costruzione, insufficienti a svolgere la loro funzione di scolo delle acque. La prima chiavica era semplice a ponte, senza nessun muro superiore. Nel 1730 viene raddoppiata e ingrandita nelle conche, ma viene costruito anche un androne coperto, così come la vediamo oggi”.

Per l’occasione, è stato presentato anche il nuovo catalogo dell’architetto urbanista, dedicato proprio alla Chiavica dell’Agrifoglio. Maestri è autore di numerose pubblicazioni, tra le quali il volume “Storia e Ambiente del Po di Volano”, che grazie al supporto di mappe antiche e alle numerose ricerche compiute tra archivi storici e biblioteche, soprattutto a Roma e alla Città del Vaticano, ricostruisce la storia dell’antica ‘insula pomposiana’ e del Delta del Po.

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