Oltre alla sospensione e l’avvio di un procedimento disciplinare da parte della Croce Bianca Emilia-Romagna, di cui era il direttore, anche Matteo Salvini critica il post-shock di Donatello Alberti sul femminicidio di Alessandra Matteuzzi, forse, però, senza sapere che l’uomo è da sempre un grande ‘aficionado’ della Lega.

In uno dei suoi profili Facebook, infatti, Alberti ha come foto profilo proprio l’immagine in versione ‘fumetto’ del leader leghista con in mano una bandiera tricolore, ma non solo. Oltre all’amicizia con Davide Bergamini, sindaco di Vigarano Mainarda e candidato per la Lega alle elezioni politiche del 25 settembre, sulla sua bacheca (ora chiusa, ndr) si trovavano anche numerosi osanna nei confronti del sindaco Alan Fabbri e del suo vice Nicola Lodi, di cui fu uno dei più accaniti sostenitori fin dai tempi della campagna elettorale per le comunali.

Tant’è che proprio sulla pagina Facebook di quest’ultimo, due anni fa, nel 2020, lo stesso Alberti si lasciò andare a un altro commento shock in cui disse che, per quanto riguardava l’elettrificazione delle reti dei parchi o all’uso di manganelli contro gli spacciatori, l’intento principale sarebbe dovuto “essere quello di attirarli tutti dentro poi giù di manganello così gli passa la voglia di spacciare”.

“Ma come si può pensare e scrivere una caz..ta del genere?” è la domanda che ignaro si pone Matteo Salvini, molto probabilmente senza sapere di ripubblicare un collage con il post in cui il suo ammiratore, riferendosi alla vittima uccisa a martellate dall’ex compagno nell’androne di casa sua a Bologna, affermava “comunque anche lei come andava conciata, ovvio che il ragazzo era geloso”.

“Questo ‘signore’ deve solo vergognarsi. Una preghiera per la povera Alessandra, mai più questo orrore” sono le ultime parole pronunciate dal leader del Carroccio contro il simpatizzante leghista, che tra l’altro fu uno dei protagonisti dello shitstorming di qualche anno fa contro il direttore di Estense.com, seguite anche da quelle di Gianni Tonelli, ex segretario generale del Sap, oggi deputato in quota Lega, e candidato alle prossime elezioni politiche nel plurinominale di Bologna, che ha descritto Alberti come “un uomo piccolo, se uomo si può definire”.