Politica
11 Agosto 2022
Il segretario comunale del Partito Democratico va all'attacco: "Modo di amministrare che è gravissimo. Necessario apporre modifiche, ma vanno fatte gradualmente e comunicate"

Tariffe rifiuti, Talmelli (Pd) contro la giunta: “Deciso l’aumento della tassa sotto l’ombrellone”

di Redazione | 3 min

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“Il servizio di raccolta rifiuti tramite le calotte impostato dal centrosinistra, che ha portato a risultati eccellenti sulla differenziata, piace anche all’attuale giunta, pur essendo stato tanto criticato dal sindaco Fabbri durante la campagna elettorale nel 2019”.

Ad affermarlo è Alessandro Talmelli, segretario comunale del Partito Democratico, che parte da questa considerazione per puntare il dito contro l’amministrazione comunale, colpevole di aver – a suo dire – “deciso l’aumento della tassa dei rifiuti sotto l’ombrellone”.

“L’assessore Balboni – spiega il segretario – durante l’illustrazione in commissione consiliare ha motivato la necessità di modificare l’attuale regolamentazione delle tariffe per via di ritardi di Atersir nella presentazione del Piano economico finanziario, dell’aumento della remunerazione da girare al gestore Hera, e di quanto sia sorpresa nell’apprendere la notizia di lamentele di alcuni cittadini circa l’aumento della tariffa dei rifiuti”.

Talmelli attacca: “Ma lo sa l’assessore che il 27 aprile scorso, in quanto consigliere d’ambito Atersir ha votato a favore per il Pef 2022? Quando era consigliere d’opposizione non mi pareva accettasse motivazioni simili dall’allora maggioranza. Oppure ora che è in giunta va tutto bene? Anche se sostiene che le bollette diminuiranno, i numeri e le decisioni prese dall’attuale maggioranza parlano chiaro: se da un lato i conferimenti inclusi calano (-30%) la tariffa variabile aumenta per ogni lt di rifiuto versato passando da 0,0787532 a 0,1174180 (+49%). In altre parole la bolletta del pattume ci costa di più se non cambieremo le nostre abitudini”.

“Balboni – continua l’esponente dem – argomenta dicendo che ha diminuito la tariffa fissa che si calcola al mq sulla proprietà con una media tra il 9 e il 10%: una riduzione che però è facile intuire andrà a beneficio di chi possiede una casa più grande. Per capire meglio facciamo un esempio: una persona anziana che vive da sola nel suo appartamento di 50 mq avrà un risparmio di -4 euro annui sulla tariffa fissa; mentre se continuerà – per ipotesi – a buttare 1 sacchetto di rifiuti indifferenziati alla settimana pagherà +70 euro annui (malcontati)”.

Talmelli si domanda: “E per quanto riguarda i conferimenti inclusi in tariffa che valgono in ugual modo per la famiglia di 6 persone e quella di 5, il sesto è impatto zero? Non mangia, non beve, non produce rifiuti? Inoltre proprio per quanto dichiarato in commissione dall’assessore mantenendo le stesse abitudini dell’anno scorso il 20% delle famiglie sforerà il numero di conferimenti inclusi e quindi pagherà importi aggiuntivi. È assurdo che si aumentino le tasse in agosto con retroattività da gennaio, perché è un modo per nulla trasparente e scorretto nei confronti dei cittadini che non avvertiti per tempo, non hanno potuto adeguare le proprie abitudini per i primi sei mesi e spendere meno”.

“Un modo di amministrare gravissimo – conclude il segretario Pd – perché si pensa che evidentemente i soldi dei cittadini siano di chi amministra la città. Condividiamo la necessità di apporre modifiche che a tendere riducano quasi allo zero la produzione di indifferenziata, ma vanno fatte gradualmente e comunicate, senza mettere le mani nelle tasche dei ferraresi, mentre sono sotto l’ombrellone”.

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