Politica
14 Luglio 2022
Le critiche al progetto arrivano anche da parte del direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di Parigi: "Ci sono mille altri modi di riqualificare aree simili"

Fe.Ris, Marani: “Un’altra tappa verso la distruzione di Ferrara”

di Redazione | 2 min

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Anche Diego Marani, scrittore e direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi, interviene sulle conseguenze del progetto Fe.Ris e lo fa con un commento al post su Facebook di Davide Nanni, insegnante e responsabile cultura del Pd ferrarese, in cui viene aspramente criticata tutta l’operazione approvata dalla giunta di Alan Fabbri.

Una scelta che lo stesso Marani definisce come “un’altra tappa verso la distruzione di Ferrara e un’ulteriore segno del declino italiano“, prima di arrivare a sottolineare come concretamente oggi esistano “mille altri modi per riqualificare aree simili”.

Gli esempi sono svariati e totalmente differenti dalla costruzione di un ipermercato a due passi dalle mura rinascimentali, in via Caldirolo: “In paesi civilizzati – prosegue lo scrittore nato a Tresigallo – ci fanno centri culturali, musei, sale per concerti, teatri. Edimburgo e Sheffield hanno trasformato interi quartieri industriali in aree culturali dove si tengono festival mondiali come The Fringe”.

“Per due voti in consiglio comunale – aveva scritto Nanni nel suo post social – è passata la delibera che promette di cementificare una vasta area agricola in via Caldirolo, a ridosso delle mura e di una ‘circonvallazione‘ est ormi congestionata, per far sorgere l’ennesimo ipermercato. In una zona dove ce ne sono già tre. Il tutto per fare un regalo a Esselunga, in barba a ogni progettazione urbanistica che tenga conto delle necessità di residenti, cittadini e ambiente”.

L’esponente del Partito Democratico prosegue e si sofferma sull’esito della votazione: “La testimonianza diretta sta nel numero assai risicato con cui la delibera è passata e nella protesta di molte associazioni di categoria, e cittadini che hanno a cuore Ferrara“.

L’hashtag utilizzato da Nanni è #nograzie: “Ora, per stessa ammissione dell’assessore proponente, il progetto – conclude – dovrà essere sottoposto al vaglio della Soprintendenza e fare altri passaggi in Provincia e Regione. La partita quindi non è ancora chiusa, un dato però è lampante: la maggioranza consiliare non esiste più“.

 

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