Eventi e cultura
5 Luglio 2022
Online da oggi 5 luglio sui social di Palazzo Diamanti l'intervista esclusiva all'autore delle opere in mostra al Castello Estense

“Il sogno di Ferrara”, l’artista Adelchi Riccardo Mantovani si racconta

di Redazione | 3 min

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Adelchi Riccardo Mantovani durante le riprese dell’intervista

A partire da oggi martedì 5 luglio, l’artista Adelchi Riccardo Mantovani racconta a puntate la propria storia, tra vita, arte e aneddoti, sui canali social di Palazzo dei Diamanti, in occasione della mostra ‘Il sogno di Ferrara’, visitabile al Castello Estense fino al 9 ottobre.

La prima puntata sarà disponibile online sulle piattaforme Facebook (www.facebook.com/PalazzoDiamanti) e Instagram (www.instagram.com/palazzodiamanti) dal 5 luglio. Le cinque puntate – realizzate dallo staff di Palazzo dei Diamanti – usciranno ogni martedì (fino al 2 agosto). L’intervista ripercorre la storia dell’artista ferrarese, 80 anni, originario di Ro, trapiantato fin dalla giovane età a Berlino. Dal lavoro in fabbrica alle prime opere vendute, Adelchi Riccardo Mantovani si racconta come mai fatto prima, ripercorrendo la propria storia, dall’infanzia difficile al suo momento di riscatto attraverso l’arte. Tra aneddoti e ricordi, il pittore spiega l’origine delle sue opere – tra cui Notturno Padano, W la figura umana…, Venere inseguita da un’ape e molti altri – il processo creativo, le tecniche, gli artisti che l’hanno ispirato.

Nato a Ro Ferrarese nel 1942, Mantovani, rimasto orfano del padre, viene affidato alle suore dell’orfanotrofio di Ferrara dal 1946 al 1952 e poi mandato in collegio a seguire i corsi professionali per imparare il mestiere di tornitore. Nel 1964 si trasferisce in Germania e, due anni dopo, si stabilisce a Berlino, dove inizia a lavorare in fabbrica. Il clima culturale della città lo incoraggia a riscoprire l’attitudine al disegno che si era manifestata ai tempi del collegio. Nella città tedesca frequenta le scuole serali di pittura, i corsi di nudo, studia la storia dell’arte ed espone in mostre collettive insieme ad altri artisti. Nel 1979 abbandona i panni dell’operaio per indossare, definitivamente, quelli di pittore. In questo periodo giunge a piena maturazione la sua singolare ricerca tesa alla creazione di un mondo fantastico, allegorico e fiabesco, che affonda le radici nell’arte antica (la pittura del Quattrocento padano e il naturalismo fiammingo) e raccoglie al contempo i suggerimenti delle più affascinanti correnti figurative del primo Novecento, dalla Metafisica di de Chirico alla Nuova oggettività tedesca, dal Surrealismo di Delvaux e di Magritte al Realismo magico.

Ferrara dedica, per la prima volta in Italia, una mostra antologica ad Adelchi Riccardo Mantovani. Organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte e dal Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, dove si trasferirà dopo la tappa al Castello Estense, il percorso espositivo in Castello ripercorre l’intera produzione dello straordinario pittore e disegnatore – dagli esordi agli ultimissimi lavori – attraverso oltre cento opere, tra dipinti e disegni, che documentano la sua personalissima interpretazione di un realismo onirico costantemente nutrito dall’osservazione del vero e dalla memoria.

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