(foto Di manu_gt500 – Bruce, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=9713982)

“Lavoreremo già in questi giorni per garantire il più possibile il rispetto del parco. Lo faremo insieme perché questa è una vittoria della città e del territorio”. È così che il sindaco Alan Fabbri liquida la mozione presentata dalla consigliera Anna Ferraresi sul concerto di Bruce Springsteen a Ferrara nel 2023, respinta con soli 5 voti favorevoli, 13 contrari e 4 astenuti.

La capogruppo del Gruppo Misto infatti, dopo l’annuncio nelle scorse settimane della tappa ferrarese del rocker americano, aveva chiesto all’amministrazione comunale di “individuare uno spazio alternativo al parco Urbano, senza distruggere un’area dal valore storico, ambientale, faunistico prezioso, pur essendo favorevole all’evento”.

“Il nostro – spiega il primo cittadino – è un progetto che non nasce dal nulla, ma ci siamo dedicati con passione per dare risalto alla nostra città. Abbiamo fatto una scelta consapevole con il management italiano e quello americano. Ho fiducia che Ferrara risponderà bene su uno dei primi grandi concerti che prima non ha avuto”.

Fabbri aggiunge: “È un grande banco di prova su cui potremo lavorare per concerti futuri. Non siamo matti. Anche il governatore Bonaccini ci ha garantito e il suo sostegno e creeremo un team a livello comunale, che già domattina (oggi, ndr) si riunirà per avere tutto costantemente monitorato. In più incontreremo le associazioni di categoria il giorno seguente”.

“Sarà una grande festa – conclude il sindaco – e abbiamo scelto quell’area con consapevolezza, che ha le caratteristiche giuste per darci la possibilità di fare una bella cosa. Non pensate che arriveranno orde barbariche, ma il pubblico di Springsteen è tranquillo. Ferrara è una città accogliente e lo sarà anche in quell’occasione”.

A sposare la mozione della consigliera Ferraresi è Tommaso Mantovani, capogruppo del Movimento Cinque Stelle: “Se la cosa di dovrà fare, mi adopererò per dare una mano. Ma sono contento del tentativo che è stato fatto per non lasciare tutto intentato. Personalmente prevedo una semi distruzione e non è vero che non ci saranno danni collaterali, è impossibile perchè stiamo parlando di un luogo fragile. Prendo ad esempio i due laghetti, che cosa ci finirà dentro? Perché non recuperare l’area del volo a vela? Il parco Urbano è bello e proprio per questo mi dà tanto fastidio che arrivino 50mila persone con le loro automobili. Finché si è in tempo, si provi a cambiare obiettivo”.

“Oggi – aggiunge in un secondo momento Roberta Fusari di Azione Civica – credo manchino informazioni e che sia necessario che vengano fornite. So che c’è molto da fare, ma il tema della logistica è principalmente quello che interessa ai ferraresi. Non so se è stata fatta una valutazione di impatto ambientale però penso sia importante capire quali siano le debolezze e le fragilità del luogo. Mi soffermo solo sul peso del palco e su quanto sarà impattante. Fino a pochi anni fa si diceva che i Baloons danneggiavano il terreno. Serve capire che ruolo volete dare al parco Urbano in futuro”.

“Non arrivo a credere che l’amministrazione comunale sia così malvagia da annientare la flora e la fauna del parco, ma da parte nostra c’è la preoccupazione affinché si preservi un luogo importantissimo per la città” afferma poi Ilaria Baraldi, consigliera del Partito Democratico, prima di chiedere la convocazione di una Commissione Cultura e Turismo in cui “mostrare i dettagli preliminari per discutere approfonditamente quella che sarà la location concerto” e tirare le orecchie al sindaco Fabbri, reo di aver chiesto di anticipare la mozione per fare il proprio intervento e poi abbandonare aula e discussione per altri impegni.

“Le preoccupazioni – conclude Marco Gulinelli, assessore alla Cultura – sono state condivise, ma le abbiamo già stemperate. Il parco Urbano è e resterà bello. L’aeroporto? È un luogo dove si dovrebbe intervenire perchè va recuperato e oggi non siamo nelle condizioni di accogliere nessun tipo di evento simile. C’è l’asfalto, ci sono le erbacce, è tutto crepato e non dà quel senso di accoglienza che vorremmo dare. L’ecosistema del parco Urbano resterà e avremo grande attenzione per un suo ritorno alle condizioni quotidiane. Avremmo addirittura potuto avere una capienza più grande, ma abbiamo voluto cercare di dare un equilibrio. L’occasione è importante per la città, per il territorio e per la Regione. Vogliamo fare una bella figura e sono sicuro che la faremo”.