Codigoro
12 Giugno 2022
Dal 23 al 29 giugno la nuova kermesse enogastronomica dedicata alla ‘nocciolina’ e al pop corn

A Mezzogoro si fa la festa all’arachide

di Redazione | 4 min

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Codigoro. Ai nastri di partenza una nuova kermesse gastronomica, che andrà ad arricchire il panorama delle sagre locali e della provincia di Ferrara: dal 23 al 29 giugno prossimo a Mezzogoro andrà in scena la prima edizione della “Sagra dell’Arachide e del Pop Corn”, una manifestazione che, per la prima volta, vede coalizzate tutte le associazioni di volontariato locali, nel comune intento di promuovere due eccellenze nostrane, l’arachide ed il mais.

Sabato mattina, in sala del Consiglio, durante la presentazione del nuovo evento gastronomico, in presenza di ‘due mascotte’ d’eccezione, Noccio e Lina, la sindaca Sabina Alice Zanardi ha messo in luce “il primato che con cui questa sagra parte, grazie ad un prodotto di prima qualità, ottenuto dopo che un imprenditore locale, per 50 anni ne ha custodito il seme. A Mauro Tonello, presidente dell’Associazione Italiana Sementi va il merito di aver ripulito il seme dell’arachide, riuscendo ad organizzare una rassegna gastronomica unica in Italia. Tonello – ha aggiunto la sindaca -, è riuscito nell’impresa di mettere a sistema due tipicità locali, l’arachide appunto ed il mais, creando una sinergia tra un prodotto nuovo ed un prodotto più radicato sulle nostre aree rurali, il granoturno, un’eccellenza che ha scandito le fasi di sviluppo economico del territorio, sin dopo le grandi opere di bonifica dei due secoli scorsi”.

Taglio del nastro giovedì 23 giugno, alle ore 19, in piazza Vittorio Veneto, con un connubio gastronomico tra l’arachide di Mezzogoro ed il bagigino di valle. Direttamente dal Giro d’Italia arriverà la squardia Bardiani, accompagnata dall’ammiraglia storica del 1958 e da quella attuale. Passeranno in rassegna bici e maglie del Giro dai tempi gloriosi di Fausto Coppi sino a quelli dei grandi successi di Marco Pantani.

Lo spettacolo di cabaret di Duilio Pizzocchi chiuderà la serata inaugurale della sagra. Il programma si preannuncia ricchissimo, tra concerti, mostre, spettacoli di danza, sfilate, senza trascurare tematiche ambientali contro lo spreco e di attualità.

Il cuore della kermesse, per sette giorni, sarà indubbiamente lo stand gastronomico, all’interno del quale opereranno tre cuochi e un nutrito staff di volontari, tra cui la prima cittadina, pronti a servire in tavola le specialità locali.

Entusiasta per il lavoro organizzativo svolto in stretta collaborazione con il Comune di Codigoro, con la parrocchia e con tutte le associazioni di volontariato mezzogoresi, Mauro Tonello, ha ricordato come “l’arachide c’era 60-70 anni fa nel nostro territorio, poi è scomparsa perché non più redditizia. È stata recuperata e rimessa a posto quella custodita e ora ci possiamo fregiare di un prodotto di assoluta eccellenza, 100% Made in Italy. Con la Banca d’Italia siamo riusciti a trovare i dati storici – ha proseguito Tonello -, che pubblicheremo a Mezzogoro nel Giardino delle arachidi”.

Partner della sagra sarà anche Noberasco, azienda di produzione di frutta secca che, per l’occasione porterà la prima crema di arachidi, che sarà in vendita da settembre. Don Raymond, parroco di Mezzogoro, nonché presidente della Sagra dell’Arachide e del Pop Corn, ha esordito affermando che “la storia siamo noi”, rallegrandosi poi con Mauro Tonello per esser riuscito a fare sistema con le associazioni di volontariato locali. “Mezzogoro deve alzarsi dopo gli anni bui della pandemia – ha dichiarato il parroco -, coalizzando le forze. Essere tutti riuniti attorno a un seme è un augurio per un buon inizia, una buona ripartenza. Sono contento di vedere che anche dall’esterno vengono a darci una mano. Bisogna aprirsi e non chiudersi”.

La Pro Loco di Codigoro, da sempre impegnata in un’opera di promozione del turismo slow e di valorizzazione del territorio, attraverso il suo presidente, Davide Nardini, ha reso omaggio ai tre ingredienti basilari che caratterizzano la nuova sagra: le radici, la qualità e l’economia. “È importante partire dalle radici – ha commentato Davide Nardini -, con la qualità eccellente che contraddistingue questa arachide. Questo prodotto fa economia e quindi reddito. È un elemento di promozione gastronomica e turistica. La Pro Loco è legata al turismo lento e all’enogastronomia. Accanto alla zucca, alla patata, al riso, al pomodoro si aggiunge ora un’altra tipicità, l’arachide. Dove c’è un successo, c’è la Pro Loco”.

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