Spal
7 Giugno 2022
Ad autoprodurlo e autofinanziarlo è la Curva Ovest, grazie al lavoro di scrittura del Collettivo Laps: "Un seme che ci piacerebbe sbocciasse anche in tutte le altre curve"

“Più di undici”, le storie di quattordici innamorati di Spal diventano un romanzo

di Davide Soattin | 3 min

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Ripartire da zero con la nascita di una nuova società sportiva in mano a personaggi ferraresi e con il coinvolgimento attivo dei tifosi biancazzurri tramite una sorta di azionariato popolare. È l'auspicio che arriva da Valentina Ferozzi, presidente del Centro Coordinamento Spal Clubs

“Un libro collettivo. Perchè il pallone è soprattutto stare insieme, identità, appartenenza, amicizie”. È tutta raccolta qui, nella prefazione di Pierluigi Pardo, giornalista di Dazn, l’essenza di Più di undici, il primo romanzo autoprodotto e autofinanziato dalla Curva Ovest, scritto da quattordici ragazzi del Collettivo Laps.

Un collettivo fatto di uomini e donne che si definiscono “un gruppo eterogeneo composto non solo da ultras, ma anche da insegnanti, cooperatori, film maker, organizzatori di eventi, impiegati pubblici e privati, metalmeccanici, architetti, scrittori e allenatori di calcio nel segno di un’esigenza comune, quella di “far capire che il mondo della Curva non è solo lo stereotipo rappresentato dal comune sentito dire”.

E proprio in tal senso, al centro del libro non ci sono la Spal e le sue imprese sportive, che comunque restano sullo sfondo come pretesto per il racconto di un’improbabile trasferta estiva di Europa League a Bucarest contro il Rapid, ma le storie di quattordici tifosi in viaggio verso la Romania, che a loro modo si raccontanosi fanno largo ed emergono tra le oltre 253 pagine del romanzo, con punti di vista differenti ma uniti da un unico amore, quello per i colori biancazzurri.

Si potranno leggere così le avventure di Bi, del falegname narcolettico e ritardatario Loris Leggeri, del rapitore di periferia Gianchi, dell’impiegata impulsiva Marta, di Raul del bar di Santa Maria Maddalena, del cameraman di film pornografici Bomber, della studentessa di filosofia Gemma e dell’ottantenne Gianni “Vulandra”, ma anche del professore Oscar Bonora, del milanese biancazzurro Andrea Marchetti, di Arturo Mazzoni, fino al tamarro Franco Marangoni, all’elettricista industriale Luca Breveglieri e alla Curva, che si racconta di generazione in generazione.

Alla produzione del libro – che vede anche una postfazione del giornalista Enrico Testa – hanno preso parte una ventina di persone, compreso chi si è occupato delle grafiche e dell’impaginazione. Un grande lavoro di squadra, un “seme – lo definiscono i ragazzi del Collettivo – che ci piacerebbe sbocciasse anche in tutte le altre curve. La gestazione di questo libro è iniziata circa tre anni fa con l’idea di strutturare qualcosa che fosse più complesso rispetto ai racconti che già erano stati scritti sulla Curva, arrivando così a unire tante singolarità in un’unica produzione“.

Attualmente sono state stampate 1.000 copie del libro, che sarà disponibile nella sede della Ovest, alla festa (a offerta libera, ndr) e anche nel corso delle prossime presentazioni che verranno organizzate dal Collettivo Laps al costo di 15 euro. Il ricavato sarà utilizzato per finanziare tutte le attività della Curva Ovest per il prossimo campionato di Serie B. Più avanti dovrebbe essere programmata una distribuzione anche alle librerie e alle edicole del centro città.

Il romanzo sarà presentato venerdì sera (10 giugno) alle 18.30, durante l’inaugurazione di Curva Ovest in Festa al Parco Urbano. A moderare l’incontro sarà l’attrice Anna Elena Pepe e sul palco salirà anche Sergio Floccari. A seguire è previsto il saluto di Lino Aldrovandi, mentre dalle 20 spazio alla musica con Simple, Lorenzo De Blanck e Inside. Ingresso gratuito.

 

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