Naomo Lodi indagato per peculato. Già chiuse le indagini
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Nicola Lodi, detto Naomo, dopo la condanna in primo grado a 2 anni e 10 mesi per induzione indebita, rischia di affrontare un ennesimo processo penale. Questa volta l'accusa è di peculato
Si è schiantato sui prati di Palmirano, a poche centinaia di metri dall'ospedale di Cona, un ultraleggero guidato da un uomo di 66 anni. La chiamata ai vigili del fuoco e alla Polizia di Stato è arrivata intorno alle 11.45. A dare l'allarme sono stati alcuni automobilisti di passaggio
Fondamentale per la sentenza è stato il riconoscimento dell'assenza di "problematiche relative alla meritevolezza". La libera professionista non aveva infatti contratto debiti in modo irresponsabile, ma era stata travolta da eventi esterni ritenuti a lei non imputabili
Caro Sig. sindaco, Mi permetto di darti un suggerimento sui “maranza”. Penso che quelli coinvolti non siano più 50 e se sono di più non superano i 100. Ti suggerisco di riceverli uno per uno nella Casa Comunale. Chiedi il loro nome e chiamali così. Fatti raccontare dove abitano e come vivono
Siamo tutti consapevoli che per un'azione efficace di prevenzione contro microcriminalità, spaccio, furti, violenza sociale e il fenomeno della devianza giovanile ("maranza"), serve un approccio che integri sicurezza, istruzione, educazione alla cittadinanza, rispetto delle istituzioni e soprattutto politiche sociali adeguate
Un’altra querela si aggiunge alla raffica di denunce reciproche tra l’attivista Pd Diego Marescotti e il vicesindaco Nicola Naomo Lodi.
L’ultima in ordine di tempo si rifà a un post di Naomo datato 1 aprile. Sul proprio profilo personale su Facebook Lodi parla di “giullare vestito con un sacco del pattume”, condendo il tutto con la scritta “ci vogliono le palle”.
Secondo Marescotti quelle frasi si riferiscono a lui. Il riferimento Marescotti lo evince dal fatto che “in molte foto sui social indosso un giubino di colore giallo”come quando “ho fatto volontariato in favore di famiglie bisognose in zona Gad e per i profughi dell’Ucraina”.
Il post gli è stato inviato da conoscenti, in quanto “io non posso vederlo direttamente, in quanto bloccato in tutti i suoi profili social”.
“Mi rendo perfettamente conto che la politica non si fa nei tribunali, ma questi sono fatti che fuoriescono da essa – commenta l’attivista dem -. Qui si tratta di un amministratore pubblico pagato con i soldi dei contribuenti, che si permette deliberatamente e a più riprese di insultare tramite social privati cittadini”.
Marescotti sostiene che “proprio il vicesindaco ha denunciato centinaia di cittadini per offese anche meno gravi di ‘Giullare’, ‘fenomeno da circo’ e nemmeno troppo velatamente ‘senza palle’ tra i quali anche miei amici e conoscenti” e per questo “per me è un dovere civico e morale denunciare diffamazioni che provengono da persone che in teoria dovrebbero essere le prime a tutelare tutti i ferraresi. La storia del ‘non abbassiamoci a certi livelli’ ormai non regge più”.
“Perché se ognuno di noi continua a tacere dinnanzi ad ogni offesa, insulto od arroganza proveniente da un’amministrazione pubblica – conclude -, qualcun altro si sentirà sempre legittimato a continuare a denigrare pubblicamente i cittadini dissidenti. I miei genitori mi hanno insegnato che davanti alle ingiustizie non si deve abbassare la testa e tacere”.
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