Cento. Un “grave atto di teppismo politico”. Così il senatore Alberto Balboni di Fratelli d’Italia denuncia l’abbattimento per mano di ignoti del cartello stradale di piazzale sette fratelli Govoni a Cento.
“Il grave atto – spiega – è stato commesso non a caso nel giorno del 77° anniversario della strage dei 7 fratelli Govoni, tra cui il padre di Cesare, Dino. Una strage perpetrata da una banda comunista solo perché due dei sette fratelli avevano risposto alla chiamata alle armi della Rsi, al servizio della quale avevano prestato servizio senza macchiarsi di alcun misfatto, come aveva riconosciuto lo stesso Cln di Cento”.
Balboni aggiunge: “Tra i sette fratelli c’era anche una giovane madre di una bambina di appena due mesi ma questo non servì a intenerire i carnefici e nemmeno a risparmiarle le sevizie cui fu sottoposta insieme ai suoi fratelli”.
“Auspico – conclude – la più ferma condanna da parte di tutte le forze politiche democratiche di Cento. Auspico altresì che le Forze dell’Ordine si attivino per individuare i responsabili di questa ignobile azione”.
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