Cronaca
12 Maggio 2022
Procedono l'indagini sul fatale incidente sul lavoro nel cantiere di Borgo Punta. I sindacati: “Inquirenti faranno luce sul caso, ma il settore edile è una giungla”

Operaio edile deceduto, verifiche sull’imbracatura

di Daniele Oppo | 2 min

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Non ci sono indagati al momento, ma gli inquirenti stanno eseguendo approfondimenti sull’imbracatura alla quale – almeno in apparenza – era ancorato Miz Mohamed Fawzy Abdou, l’operaio edile 37enne morto martedì in un cantiere in via Borgo Punta, dopo una caduta da circa 15 metri di altezza.

In particolare i tecnici della servizio di prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro dell’Ausl analizzeranno il meccanismo di ancoraggio e faranno approfondimenti sulla corda per accertare la correttezza dell’imbracatura che, in ogni caso, con tutta evidenza non ha svolto il suo compito, non impedendo la caduta fatale dell’operaio. Gli inquirenti stanno anche procedendo alla raccolta delle testimonianze.

Intanto sull’episodio intervengono le sigle sindacali di categoria FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil. “Gli inquirenti faranno luce – affermano i segretari Carlo Rivetti, Corrado Pola e Luca Luguori -. Da parte nostr, come sindacato del settore delle costruzioni, siamo a denunciare che ancora una volta un lavoratore non fa più ritorno alla propria casa, alla propria famiglia. È inaccettabile sia umanamente che istituzionalmente”.

“Tante sono le inadempienze, il non rispetto dei contratti e delle norme sulla salute e sicurezza, che quotidianamente vengono denunciate nei cantieri edili”, affermano i sindacati estendendo lo sguardo all’intero settore delle costruzioni che, dicono, “è diventato sempre più una giungla, difficilmente controllabile se non si costruisce a monte un contratto tra tutti i soggetti istituzionali e sindacali preposti del settore delle costruzioni, in grado di condividere poche regole rispettate e applicate da tutte le imprese che operano sul territorio provinciale, sia nei lavori pubblici che in quelli privati”.

Feneal Fillea e Filca, ritengono che “la prima di queste regole dovrebbe considerare l’obbligo di tutte le imprese che fanno lavori in provincia di iscriversi alla Cassa Edile di Ferrara. Ciò permetterebbe al sistema bilaterale edile di Ferrara il controllo della regolarità contrattuale e l’adeguata formazione sulla sicurezza per i lavoratori impegnati nei cantieri. Di conseguenza, consentire ai nostri Rlst, in collaborazione con l’ispettorato del lavoro, di rendersi complementari al controllo sul territorio, in particolare con un ruolo proattivo sulla sicurezza in collaborazione con le aziende e sulla verifica preventiva delle notifiche preliminari”.

Per i sindacati – che esprimono vicinanza alla famiglia della vittima – “la cosa più utile e immediata da fare è riscattare la memoria di Miz Mohamed Fawzy Abdou e dei tantissimi morti sul lavoro con l’obiettivo di zero morti sul lavoro”.

 

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