Economia e Lavoro
11 Maggio 2022
Illustrato in Comune l'intervento di posa di 1164 km di cavi in fibra ottica Ftth per una rete ultraveloce. Prossima mossa il collegamento di alcune frazioni

Open Fiber e il progetto dell'”autostrada informatica” a Ferrara

di Redazione | 3 min

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di Francesco Casari

Open Fiber pronta a infrastrutturare e realizzare la fibra ottica Ftth nel Comune di Ferrara, quella che viene definita una vera e propria “autostrada informatica”.

A presentare il progetto in Municipio sono intervenuti Massimo Molisani, responsabile Affari Istituzionali Open Fiber Area Nord-Est, Luca Baldazzi, field manager Open Fiber Ferrara e Micol Guirrini in qualità di assessora a Politiche Giovanili, Servizi Informativi e Città Intelligente.

Molisani, ha aperto la conferenza ringraziando il Comune per aver appoggiato questo progetto di innovazione infrastrutturale, “una autostrada informatica” che rende “Ferrara pronta per il futuro”. La posa degli 1164 km di cavi in fibra ottica, ammette, “ha certamente comportato la creazione di alcuni disagi, ma i cittadini si sono mostrati consapevoli dei benefici ben maggiori che i lavori avevano per scopo”. Ha poi rapidamente delineato quello che è il piano industriale della società, che ha l’obiettivo di permettere il collegamento di 24 milioni di persone in Italia con la banda larga: “Open Fiber agisce in una duplice veste, come operatore privato nelle aree nere (città di grandi e medie dimensioni, ndr) realizzando infrastrutture in fibra ottica disponibili a tutti gli operatori, ma anche come concessionaria di bandi istituzionali nelle aree bianche, a fallimento di mercato, per garantire l’accesso alla rete ai cittadini di aree rurali e remote”.

Pur consentendo l’utilizzo di questa rete ultraveloce a 14 milioni di unità immobiliari, “Open Fiber non vende direttamente al cliente finale i servizi in fibra ottica, bensì offre l’accesso alla sua rete agli operatori di telecomunicazioni interessati”. Molisani ha poi cominciato a illustrare il progetto realizzato a Ferrara che prevedeva, in accordo con il Comune, di “destinare parte di questa fibra a un uso di interesse sociale, grazie all’individuazione da parte dell’Amministrazione cittadina di siti come scuole e musei, in cui c’era la necessità di creare infrastrutture per la comunicazione”, “saranno 50 i punti di interesse strategico erogati gratuitamente, tra cui si contano 37 scuole” preciserà il Field Manager Luca Baldazzi.

Di spiegare nel dettaglio il piano per il Comune di Ferrara, si è occupato Luca Baldazzi, ferrarese e per questo doppiamente orgoglioso del lavoro svolto: l’investimento privato messo in campo dalla società è stato di circa 18 milioni di euro, utilizzati per la costruzione della rete su suolo pubblico, per la costruzione della rete su proprietà privata e per il ripristino del manto stradale e dei marciapiedi manomessi. Per ridurre al minimo i disagi è stata installata la fibra riutilizzando ove possibile le strutture preesistenti. Dei 472 km di rete “il 78% utilizza linee aeree o interrate già presenti”, laddove invece si è resa necessaria la creazione di una nuova linea sotto il manto stradale, sottolinea Baldazzi, ha fatto seguito il rifacimento della carreggiata.

In chiusura, prima dell’intervento dell’assessora Guirrini che ha espresso la soddisfazione dell’Amministrazione per la buona riuscita di questo progetto di innovazione infrastrutturale, sono state presentate le prossime mosse dell’azienda sul territorio ferrarese. È previsto il collegamento di alcune frazioni (aree bianche a fallimento di mercato), grazie alla realizzazione di 77 km di rete finanziati da bandi ministeriali.

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