Attualità
3 Maggio 2022
Una nuova ricercatrice entra a far parte del team di ricerca, grazie alla collaborazione tra la Fondazione e l’ateneo ferrarese che potrebbe portare a trovare una cura alla patologia

Ricerca per l’atassia: cresce il progetto dell’Università di Ferrara sostenuto da Acaref

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Tempi di attesa: primo bilancio delle azioni messe in campo

Ridurre il più possibile i tempi di attesa. È questo l'obiettivo del piano messo in campo dalle Aziende Sanitarie ferraresi, su indicazione della Regione Emilia Romagna che, a tale fine, ha stanziato 30milioni di euro. Per quanto riguarda le prestazioni di specialistica ambulatoriale, le Aziende Sanitarie hanno messo in campo un ulteriore strumento per andare incontro ai cittadini. Si tratta delle “Domeniche della specialistica”

Pnrr, finanziata a Cona una ricerca su monitoraggio e supporto respiratorio

Si chiama “Monitoraggio avanzato della ventilazione polmonare e dei muscoli respiratori durante supporto respiratorio in pazienti cronici con insufficienza respiratoria acuta: dall’ospedale al domicilio ed è uno dei 7 progetti finanziati al team di ricerca dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Ferrara attraverso il Pnrr nell’ambito della ricerca biomedica

Olimpiadi, gli atleti ferraresi in diretta tv negli esercizi commerciali

Conto alla rovescia per il fischio di inizio dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, ed è grande emozione per la nostra città che vedrà protagonisti di questa straordinaria avventura i due giovani ferraresi Marta Bertoncelli e Luca Rambaldi insieme ad altri atleti ferraresi di adozione

Ottavia Bonuccelli

Cresce il team di ricerca e cresce la speranza che proprio dai laboratori dell’Università di Ferrara arrivi una cura per le atassie spinocerebellari. Da gennaio Ottavia Bonuccelli è entrata a far parte dell’importante e innovativo progetto sostenuto dal 2016 dalla no-profit ferrarese Fondazione Acaref e sta affiancando il gruppo di ricerca ormai consolidato e composto da Peggy Marconi, Francesca Salvatori e Mariangela Pappadà.

Dopo il tirocinio curricolare e la laurea in Biotecnologie per la Salute, la dottoressa Bonuccelli ha deciso di continuare a studiare le terapie personalizzate per l’atassia: “Già nel corso del tirocinio mi sono resa conto di quanto fosse importante studiare patologie di questo tipo, perché non sono così rare come si pensava fino a qualche anno fa, e noi ricercatori ci dobbiamo impegnare in prima linea. Attualmente sto studiando strategie terapeutiche personalizzate, partendo dal Dna di 20 pazienti affetti da SCA1 che nel 2018 si sono sottoposti a prelievo cutaneo. Nel loro materiale genetico ricerco quelle variazioni – in termine tecnico, mutazioni puntifomi – che ognuno di noi possiede, che ci distinguono e che sono fondamentali per capire come silenziare la mutazione alla base dell’insorgenza della patologia. È un lavoro molto lungo e difficoltoso, ma già in questo poco tempo sono stata in grado di trovare ben tre di queste mutazioni. Un risultato davvero sorprendente, che mi ha fatto capire di essere nel posto giusto”.

Essenziale in questa fase della ricerca avere più risorse possibile, come spiega il presidente della Fondazione Acaref Silvio Sivieri: “La ricerca che sosteniamo, come spesso accade per quella che riguarda le malattie degenerative, è un percorso lungo e spesso pieno di ostacoli. Più persone sono impegnate nel progetto, prima riusciremo a dare una soluzione concreta e una speranza ai malati. Grazie alla collaborazione sempre più solida con l’Università di Ferrara speriamo di poter compiere passi avanti importanti, perché solo un sodalizio forte e risorse continue per la ricerca ci porteranno a trovare una cura per l’atassia”.

Sul sito di Acaref è possibile leggere tutte le news relative al progetto di ricerca: www.acaref.org. Per informazioni: 3312744091 / info@acaref.or

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com