Ultimo giorno di Gaza
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
L’Europa è anche Gaza. E Gaza è anche Europa. Non serve avere una stessa bandiera per riconoscersi tra essere umani
. Sarà conferito oggi (venerdì 9 maggio) l'incarico per eseguire l'autopsia sul corpo della 90enne Lidia Ardizzoni, l'anziana donna il cui cadavere - durante il tardo pomeriggio di lunedì 5 maggio - è stato trovato dai carabinieri avvolto nel cellophane e nascosto nel garage di un'abitazione al civico 70/D lungo al via Provinciale a Scortichino
Intervento del candidato alla segreteria comunale del Pd Leonardo Uba in occasione della Giornata dell'Europa. "La Giornata dell’Europa, nel 2025, non è solo un anniversario storico. È uno specchio del presente e una finestra sul futuro"
Aveva definito il Coisp “un sindacato di Polizia famoso solo ed esclusivamente per aver difeso gli assassini di Federico Aldrovandi”. E il gip di Milano ha archiviato la querela contro Fedez perché “è una frase che corrisponde al vero”
Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello presentato a ottobre scorso da Anas, respingendo definitivamente i tre ricorsi proposti presentati da alcuni soggetti privati espropriati contro la realizzazione della variante alla SS16 da Argenta a Ponte Bastia
Petrolchimico. Soddisfatta per l’ospitalità, l’ascolto e la disponibilità ricevuta dal prefetto, Rinaldo Argentieri, e per le istanze giunte dai sindacati presenti, ossia Cgil e Uil (assente per impegni la Cisl, ndr). Così la senatrice Pd, Paola Boldrini, commenta l’incontro di domenica 1 maggio, in Prefettura, coi colleghi Alan Ferrari, Stefano Collina, Andrea Ferrazzi.
Un confronto avvenuto nell’ambito di Avvicina, progetto itinerante condotto dal gruppo senatori del Pd in realtà fragili del Paese. Suddiviso in due momenti – prima i senatori e il prefetto, poi i senatori con prefetto e sindacati – ha consentito di portare il Petrolchimico all’attenzione nazionale e di sviscerare moltissimi temi collaterali: dall’assenza nel Pnrr di una voce dedicata alla chimica alla necessità di programmare la transazione ecologica evitando visioni ideologiche che penalizzino l’occupazione.
“La sfida è fare convivere gli interessi dell’industria e dell’ambiente”. Ecco che il Petrolchimico di Ferrara, con la chiusura del cracking di Porto Marghera annunciato da Eni per il 2022, mette a rischio non solo l’occupazione, ma l’intera filiera produttiva regionale, con penalizzazione dei comparti del tessile, del biomedicale, dell’automotiv. Oltre alla ricerca effettuata e sviluppata al Petrolchimico. Il vulnus ruota attorno a Eni, che ancora non avrebbe compiuto gli investimenti programmati in sostituzione della chiusura del cracking. Il rischio è dunque che lo si dismetta senza nessuna garanzia di nuove attività produttive e di mantenimento occupazionale, con collasso del Petrolchimico.
La proposta di sintesi è “un impegno Eni-Basell non solo per assicurare l’approvvigionamento di ma
terie prime per 10 anni oltre la scadenza contrattuale del 2024 – ha tirato le fila Boldrini – ma per impegnare di nuovo Eni a fare investimenti sul territorio”. E se secondo la Cgil, rappresentata dalla neo segretaria Veronica Tagliati e dai confederali Fausto Chiarioni e Giovanni Verla “l’impianto di cracking è fondamentale per guidare la transizione nel tempo”, secondo la Uil, presente col segretario Massimo Zanirato e col confederale Vittorio Caleffi, non si può dimenticare che all’interno del quadrilatero della chimica (Venezia, Mantova, Ravenna, Ferrara) la priorità è prevalentemente ferrarese e che “non possiamo accontentarci di investimenti che migliorino l’ambiente compromettendo occupazione e imprese”. L’impegno dei senatori è portare al Mise a stretto giro considerazioni e proposte emerse, oltre che ottenere da Eni risposte certe e un crono programma di interventi.
Presenti anche Alessandro Talmelli, segretario comunale Pd, e Sara Manservigi, con delega al lavoro.
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