Casaglia, feste fino all’alba e residenti stanchi
Due cittadini denunciano raduni notturni fino alle 6, tra musica, clacson e rifiuti lasciati in centro a Casaglia
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Un’interpellanza firmata dai consiglieri comunali del Partito Democratico Elia Cusinato, Enrico Segala e Matteo Proto riporta l’attenzione sul parco pubblico tra via dei Calzolai e via dello Storione, a Francolino, di fronte alla farmacia “La Sorgente”
Intervento sulla transizione ecologica tra Ferrara e Ravenna di Mascia Morsucci ex assessora alle politiche Giovanili nella giunta guidata dal sindaco Gaetano Sateriale dal 2004 al 2009
Ferrara si prepara a una nuova mobilitazione per la pace. Sabato 6 settembre, dalle 16.30 alle 19.30, piazza Cattedrale ospiterà il presidio per il popolo palestinese promosso dalla Rete Pace Ferrara. Al centro dell’iniziativa ci sarà il sostegno alla Global Sumud Flotilla. L'intervento della Rete Pace Ferrara sulla missione
All’Oasi di Canneviè, nel cuore del Delta, si è alzato il sipario sulla terza edizione della Scuola di Sviluppo Territoriale di Ferrara. Un progetto nato per formare la futura classe dirigente e che, anno dopo anno, amplia la
propria rete di sostenitori
Petrolchimico. Soddisfatta per l’ospitalità, l’ascolto e la disponibilità ricevuta dal prefetto, Rinaldo Argentieri, e per le istanze giunte dai sindacati presenti, ossia Cgil e Uil (assente per impegni la Cisl, ndr). Così la senatrice Pd, Paola Boldrini, commenta l’incontro di domenica 1 maggio, in Prefettura, coi colleghi Alan Ferrari, Stefano Collina, Andrea Ferrazzi.
Un confronto avvenuto nell’ambito di Avvicina, progetto itinerante condotto dal gruppo senatori del Pd in realtà fragili del Paese. Suddiviso in due momenti – prima i senatori e il prefetto, poi i senatori con prefetto e sindacati – ha consentito di portare il Petrolchimico all’attenzione nazionale e di sviscerare moltissimi temi collaterali: dall’assenza nel Pnrr di una voce dedicata alla chimica alla necessità di programmare la transazione ecologica evitando visioni ideologiche che penalizzino l’occupazione.
“La sfida è fare convivere gli interessi dell’industria e dell’ambiente”. Ecco che il Petrolchimico di Ferrara, con la chiusura del cracking di Porto Marghera annunciato da Eni per il 2022, mette a rischio non solo l’occupazione, ma l’intera filiera produttiva regionale, con penalizzazione dei comparti del tessile, del biomedicale, dell’automotiv. Oltre alla ricerca effettuata e sviluppata al Petrolchimico. Il vulnus ruota attorno a Eni, che ancora non avrebbe compiuto gli investimenti programmati in sostituzione della chiusura del cracking. Il rischio è dunque che lo si dismetta senza nessuna garanzia di nuove attività produttive e di mantenimento occupazionale, con collasso del Petrolchimico.
La proposta di sintesi è “un impegno Eni-Basell non solo per assicurare l’approvvigionamento di ma
terie prime per 10 anni oltre la scadenza contrattuale del 2024 – ha tirato le fila Boldrini – ma per impegnare di nuovo Eni a fare investimenti sul territorio”. E se secondo la Cgil, rappresentata dalla neo segretaria Veronica Tagliati e dai confederali Fausto Chiarioni e Giovanni Verla “l’impianto di cracking è fondamentale per guidare la transizione nel tempo”, secondo la Uil, presente col segretario Massimo Zanirato e col confederale Vittorio Caleffi, non si può dimenticare che all’interno del quadrilatero della chimica (Venezia, Mantova, Ravenna, Ferrara) la priorità è prevalentemente ferrarese e che “non possiamo accontentarci di investimenti che migliorino l’ambiente compromettendo occupazione e imprese”. L’impegno dei senatori è portare al Mise a stretto giro considerazioni e proposte emerse, oltre che ottenere da Eni risposte certe e un crono programma di interventi.
Presenti anche Alessandro Talmelli, segretario comunale Pd, e Sara Manservigi, con delega al lavoro.
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