Verrà giudicato in rito abbreviato l’assistente scolastico di 38 anni arrestato lo scorso settembre, poco prima della ripresa delle lezioni, con l’accusa di aver molestato sessualmente due studenti di 12 e 13 anni.

La scelta del rito è stata effettuata nel corso dell’udienza preliminare di ieri, giovedì 14 aprile. La difesa dell’uomo, sostenuta dall’avvocato Eugenio Gallerani, la aveva condizionata all’acquisizione di alcuni documenti. Il giudice ha rinviato al 5 maggio per la discussione dell’abbreviato.

Non ci saranno parti civili: l’imputato ha infatti risarcito le famiglie delle vittime (assistite dagli avvocati Marco Linguerri e Simone Bianchi) già prima dell’udienza di ieri.

Le accuse nei confronti dell’uomo – che lavorava in un istituto scolastico cittadino – sono molto pesanti. Tra aprile e giugno dello scorso anno avrebbe avvicinato in luoghi diversi dalla scuola i due studenti di 12 e 13 anni e li avrebbe esortati a esibirgli le parti intime. Inoltre, in un paio di occasioni, avrebbe palpeggiato i genitali del più piccolo.

I contatti sarebbero stati anche online, tramite videochiamate e chat, che l’uomo si premurava di far cancellare, ma che una delle due vittime, intuendo di essere finito in una situazione rischiosa, ha iniziato a conservare.

Tra le condotte contestate vi è anche quella di aver diffidato uno dei minori a intervenire nel corso di lezioni da lui tenute nel caso non avesse dato seguito alle sue richieste di carattere sessuale, credendo in tal modo di essersi assicurato il controllo sul ragazzino.

Appreso dei comportamenti anomali nei confronti dei figli, i genitori si sono rivolsero immediatamente ai carabinieri.