L’improvvisa scomparsa di Luca Taddia, “storico” operatore e collaboratore dell’Ariostea, ha lasciato tutti noi, che da anni siamo abituali frequentatori dell’importante biblioteca cittadina, sorpresi, increduli, profondamente addolorati.
Nessuno avrebbe ipotizzato che quell’eterno ragazzo, così come sempre lo abbiamo visto e percepito, potesse avere un incontro con un destino fatale così a breve.
Non vogliamo cadere nella facile retorica della laudatio post mortem, ma per Luca bastano due parole profondamente sentite e sincere per descrivere il suo carattere: disponibilità e gentilezza, sempre e con tutti.
Sarà stata quella sua passione per la cura delle piante e del giardino della biblioteca, un tempo l’orto botanico dell’università e ora sala studio all’aperto, combinata con l’amore per i libri a rendere il suo animo particolarmente sensibile e attento.
Molti di noi hanno usufruito della sua collaborazione e consulenza resa in modo spontaneo e gratuito. Sembrava che la sua vita scorresse felice fra gli scaffali della biblioteca e il mondo vegetale, con un unico stile: rendere l’ambiente di lavoro in cui trascorreva la maggior parte del suo tempo un luogo dell’accoglienza e del sorriso. Difficile da dimenticare, un modello da imitare.
Il consiglio e i soci dell’Associazione Amici della Biblioteca Ariostea