Sbandano con la moto. Due feriti in via Calzolai
Schianto con feriti a Malborghetto di Boara, dove - nella serata di giovedì 1° maggio - una motocicletta su cui stavano viaggiando due persone è andata a sbattere autonomamente contro un guardrail
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Non molti sanno che nelle vene di Arrigo Boldrini (il mitico comandante Bulow) scorreva anche sangue ferrarese, poiché la madre, Angelina Gulminelli, era originaria di Argenta. E non molti sanno che,per trovare lavoro presso l'Eridania, si iscrisse anche al PNF...
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Il tribunale di Milano ha dissequestrato i beni confiscati - agli inizi di aprile - alla ditta Zoffoli Metalli Srl di Tamara, azienda copparese finita al centro della maxi-operazione del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trieste contro il traffico illecito di rifiuti
Si è spento questa mattina (lunedì 7) all’alba Corrado Calò, nome storico della scuola e della politica ferrarese. Aveva 86 anni e soffriva di una grave malattia.
Ingegnere specializzato in risorse ambientali, Calò professionalmente aveva esercitato la libera professione, poi l’insegnamento (dal 1963 al ’73) per continuare la carriera come dirigente scolastico. Fu preside dell’Itip per circa vent’anni, dal 1973 al 1994.
Accanto alla scuola la sua grande passione è stata la politica. Fu uno degli elementi di spicco del Psdi a Ferrara, di cui fu a lungo segretario provinciale negli anni precedenti a Tangentopoli, entrando anche nella segreteria nazionale del partito.
Entrò in consiglio comunale, dove rimase dal 1981 all”85. Fu anche direttore dell’Amiu, allora partecipata del Comune che gestiva i rifiuti.
“La sua vittoria politica più importante, e anche la nostra – ricorda il compagno di partito Italo Cariani – fu un direttivo notturno nel 1987, quando riuscimmo a mettere in minoranza addirittura Luigi Preti. Il giorno successivo divenne segretario”.
Dopo il terremoto di Tangentopoli e la scomparsa del Pentapartito Calò tentò di ricostituire a Ferrara il Psdi, ma con scarso successo.
Quei valori socialdemocratici però non l’hanno mai abbandonato, “tanto che sulla sua bara – fa sapere Cariani – verrà deposta per suo volere una bandiera con il sole nascente”.
“E’ stato un vero progressista – lo piange il figlio Giuseppe -, socialdemocratico nel senso che vedeva sia i limiti del Pci amico dell’Urss e quelli della Dc. Un uomo che portava dentro i valori di giustizia sociale e per questo era rispettato da entrambi gli schieramenti. Credo che il riconoscimento da parte degli avversari di essere un galantuomo sia stata la sua soddisfazione politica principale”.
Corrado Calò lascia la moglie Adriana e i tre figli Marilisa, Giuseppe e Girolamo.
Il funerale si celebrerà sabato 12 marzo alle 14.40 con una messa in certosa a Ferrara. Il feretro partirà dalla camera mortuaria alle 14.20.
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